2 settembre 2013

Christopher Walken - I have a drink - Rec. in 10 parole

Christopher Walken non è soltanto il cattivo di Batman nella versione di Tim Burton, o il soldato che in Pulp fiction torna dal Vietnam portando in dono al giovane Bruce Willis l'orologio del papà morto in guerra, custodito gelosamente nell'orifizio intestinale. Christopher Walken è anche una band di Genova che ha pubblicato per Taxi driver records un album intitolato I have a drink.

Recensione in 10 parole: stoner, psichedelia (il contesto nel quale si sviluppano i pezzi dell'album), fuorviante (la copertina, che fa pensare a tutt'altro: magari ad un album prog anni '70 o, ancor di più, a qualche oscuro gruppo metal dedito all'evocazione di spiriti), inglese, italiano (le lingue dei testi), ritmo (una serie di brani molto sostenuti, tutti in successione), lunghezza (è giusta: data la furia dei pezzi, superare abbondantemente i 35 minuti sarebbe stato un errore), composizione (forse c'è da migliorare qualcosa, perché arrivati al quinto pezzo si inizia a sentire qualche ripetizione), passione (si evince da tutto il disco e dati i presupposti i Christopher Walken dal vivo potrebbero essere un bello spettacolo), futuro (è molto probabile che la musica di questa band non si esaurisca con questo album). Marco Maresca

Voto: **

Tracklist:
1. Nell'abisso del tempo
2. Blue drifter
3. Walken
4. Rock 'n' roll
5. Camion Babylon
6. Sankara
7. Martina
8. Long way to fall
9. Winter love

10. I have a drink

Nessun commento:

Posta un commento