Christopher Walken non è soltanto il cattivo di Batman nella
versione di Tim Burton, o il soldato che in Pulp fiction torna dal Vietnam portando
in dono al giovane Bruce Willis l'orologio del papà morto in guerra, custodito
gelosamente nell'orifizio intestinale. Christopher Walken è anche una band di
Genova che ha pubblicato per Taxi driver records un album intitolato I have a drink.
Recensione in 10
parole: stoner, psichedelia (il contesto nel quale si sviluppano i pezzi
dell'album), fuorviante (la copertina, che fa pensare a tutt'altro: magari ad
un album prog anni '70 o, ancor di più, a qualche oscuro gruppo metal dedito
all'evocazione di spiriti), inglese, italiano (le lingue dei testi), ritmo (una
serie di brani molto sostenuti, tutti in successione), lunghezza (è giusta:
data la furia dei pezzi, superare abbondantemente i 35 minuti sarebbe stato un
errore), composizione (forse c'è da migliorare qualcosa, perché arrivati al
quinto pezzo si inizia a sentire qualche ripetizione), passione (si evince da
tutto il disco e dati i presupposti i Christopher Walken dal vivo potrebbero
essere un bello spettacolo), futuro (è molto probabile che la musica di questa
band non si esaurisca con questo album). Marco
Maresca
Voto: **
Tracklist:
1. Nell'abisso del tempo
2. Blue drifter
3. Walken
4. Rock 'n'
roll
5. Camion Babylon
6. Sankara
7. Martina
8. Long way
to fall
9. Winter
love
10. I have
a drink
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