Uno stop’n’go prima di dieci secondi di canzone suona realmente aggressivo. Avanti così.
I Cayman the animal da Roma e Perugia mettono subito le cose in chiaro. Aquafelix è il titolo del loro terzo lavoro, dopo un demo e un LP, appena uscito grazie ad una coproduzione tra Mothership Records, Sonatine ed Annoying Records. Il formato è un CD + LP. Ci si deve districare e bisogna ragionarci. Loro, i Cayman, vengono tutti quanti da diverse esperienze musicali: chi suonava powerviolence, chi old school e chi hardcorepunk.
È normale che, quindi, questo disco sia imprescindibilmente da ascoltare ed avere. Otto tracce inspiegabili e violente che mischiano velocità e melodie, stacconi e hardcore melodico, chiarezza e distorsione. Spaccando tutto. Ascoltatevi attentamente, per esempio I say Prévert, you say Pervert: non si vorrebbe finisse mai. O anche Shiny happy people dying, che forse nel titolo cita i REM. Non si sa mai cosa ci sia dietro l’angolo, come i Minutemen: ogni canzone centocinquantamila stacchi. Killed by the golden gun è la mia preferita, senza dubbio. Partenza sparata, headbanging a non finire e singalong che tanto domani è un altro giorno. Che dire poi della presenza scenica del disco in sé? Psichedelia post punk marchiata Ratigher e colori minimali come minimale fu Carver che decorano un packaging che si vorrebbe onestamente divorare. Una vera bomba. Rock’n’roll Icecream è finita, posso andare a stendere il bucato fischiettandola a non finire. Andrea Vecchio
I Cayman the animal da Roma e Perugia mettono subito le cose in chiaro. Aquafelix è il titolo del loro terzo lavoro, dopo un demo e un LP, appena uscito grazie ad una coproduzione tra Mothership Records, Sonatine ed Annoying Records. Il formato è un CD + LP. Ci si deve districare e bisogna ragionarci. Loro, i Cayman, vengono tutti quanti da diverse esperienze musicali: chi suonava powerviolence, chi old school e chi hardcorepunk.
È normale che, quindi, questo disco sia imprescindibilmente da ascoltare ed avere. Otto tracce inspiegabili e violente che mischiano velocità e melodie, stacconi e hardcore melodico, chiarezza e distorsione. Spaccando tutto. Ascoltatevi attentamente, per esempio I say Prévert, you say Pervert: non si vorrebbe finisse mai. O anche Shiny happy people dying, che forse nel titolo cita i REM. Non si sa mai cosa ci sia dietro l’angolo, come i Minutemen: ogni canzone centocinquantamila stacchi. Killed by the golden gun è la mia preferita, senza dubbio. Partenza sparata, headbanging a non finire e singalong che tanto domani è un altro giorno. Che dire poi della presenza scenica del disco in sé? Psichedelia post punk marchiata Ratigher e colori minimali come minimale fu Carver che decorano un packaging che si vorrebbe onestamente divorare. Una vera bomba. Rock’n’roll Icecream è finita, posso andare a stendere il bucato fischiettandola a non finire. Andrea Vecchio
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