5 marzo 2015

Dell'amore della morte della vita. Di tutto questo ci cantano gli Invers nel nuovo disco

La band biellese Invers torna con un nuovo disco dopo Dal peggiore dei tuoi figli del 2012. Anticipato lo scorso ottobre dal singolo Montagne, questo nuovo lavoro si intitola Dell'amore della morte della vita: un titolo che racchiude in sé i temi affrontati nei dieci brani. Storie di persone presenti e passate. Si intuiscono sperimentazioni e nuovi ambienti sonori rispetto al passato che denotano una evoluzione artistica. Come loro stessi dicono: “Nato dalla costante esigenza di sperimentare e di evolverci verso nuovi ambienti sonori, sentiamo che questo nostro secondo lavoro è, per quanto riguarda sia la composizione dei brani che l'approccio a differenti sonorità e dinamiche, il punto di partenza di un nuovo, diverso e più consapevole percorso artistico“.
Il disco della band è un concentrato dell'universo umano su un sound sempre grintoso. La loro introspezione anche malinconica e tanto “Invers” li contraddistingue e in un certo senso ne esalta le qualità. In sintesi un disco ben suonato e con tematiche attuali e coinvolgenti, a cui però (sempre secondo la mia opinione) manca quell'originalità che avevo riscontrato in Dal peggiore dei tuoi figli.Tra le dieci tracce, Montagne parla di tutto ciò che siamo obbligati a vedere e a subire per altrui decisione. I brani che mi sono piaciuti di più sono Sopra le luci della città e Il controllo. Il testo di quest'ultimo racchiude parte del mio pensiero personale: “se l'uomo ha perso il controllo sull'uomo il mondo è fuori controllo”. Segnalo ancora Abbiamo sentito dire, una fantastoria ispirata dalla cruda e a  volte ironica realtà dal sound quasi ossessivo dalle sfumature dark. Il disco si chiude con il pezzo che dà il titolo a tutto il nuovo lavoro Invers. Tante ombre, quasi tenebre causate da ciò che vedono, vivono e sentono ogni giorno intorno a loro, intorno a noi. Purtroppo nel disco non c'è neanche una piccola luce che lasci aperta la porta della speranza.  Anche l'amore è vissuto con tante ombre. Tanta disillusione. Il buio dentro. Alessandra Terrone

Nessun commento:

Posta un commento