Electro-progressive-rock. Così si definiscono gli
On|off|man. La formazione bolognese dalle sonorità avveniristiche è attiva da
meno di un paio d'anni ed esordisce con un disco intitolato Giant backsteps (Areasonica records /
Blue tattoo music), interamente strumentale, nel quale l'assenza di un cantante
costituisce un mezzo espressivo per poter puntare tutto su un impatto sonoro
travolgente, fatto di rock e psichedelia miscelati con accortezza. Un mix nel
quale l'impatto scenico è affidato a tutta la band nel suo complesso.
Recensione in 10
parole: spaziali (le sonorità della band, veramente fuori dal consueto), synth
(usati abbondantemente in stile prog metal), basso (il Roland VB-99, diabolico
marchingegno in grado di alterare il suono del basso e trasformarlo in
qualsiasi cosa si voglia, la fa da padrone), Liquid tension experiment (pur
tenendo conto delle dovute differenze tecniche, stilistiche e di esperienza,
l'accostamento al supergruppo fusion comprendente elementi dei Dream theater è
inevitabile), promettente, acerbo (due aggettivi in apparente contrasto, a
significare che per adesso c'è più che altro la volontà di far bene e manca
ancora un po' di competenza, ma l'ambizione è già un fattore determinante),
approccio positivo (già dalla foto nel booklet si capisce che i quattro
ragazzi, pur cimentandosi in qualcosa di più grande di loro, si stanno più che
altro divertendo e rimangono coi piedi per terra com'è giusto che sia ma con lo
sguardo sempre rivolto allo spazio dal quale provengono le loro futuristiche
sonorità). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Knox
2. The core
3.
Screaming windows
4.
Nightmare knockers
5.
Dichotomy
7. Giant
backsteps
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