Tra una cosa e l'altra abbiamo avuto a che fare con una ristampa (per la verità non recentissima, ma si sa che a volte arriviamo tardi eppure comunque arriviamo) di Pneuma, disco che uscì nell'anno 2000, primo ed ultimo tentativo discografico (finora) dei savonesi Cardosanto. La band si sciolse nel 2002 ma recentemente ha pensato di tornare sulle scene. Pneuma (Wallace records / DreaminGorilla records / Rude records) è stato ristampato per consentire alla band di ricominciare da dove ci aveva lasciati, poiché l'accoglienza dell'album, all'epoca, era stata ottima.
Il disco contiene dodici capitoli math rock / post rock / jazz core che non risentono minimamente dell'età. L'album dei Cardosanto potrebbe essere uscito oggi stesso e risultare comunque sorprendente. La lunghissima introduzione noise Pneuma I è spiazzante e potrebbe far pensare a qualcosa che poi in realtà il disco non è. Ma per fortuna poi si entra nel vivo e nella parte centrale dell'album si toccano momenti in cui il livello musicale è orgiastico e se ne vorrebbe sempre di più, come nel brano Machines, automatisms, gears, sul finire del quale sembra di ascoltare Frank Zappa. La parte finale dell'album cala nuovamente di pathos e il brano conclusivo, L'acida ritorsione del malumore, mostra poca freschezza se paragonato ad alcune perle ascoltate nel resto del disco. Ad esempio il brano d'apertura Worlds e poi Cardotrance e The absurd tale of Phineas Gage. Che album. Marco Maresca
Tracklist:
1. Pneuma I
2. Worlds
3. Trema blasfema
4. Pneuma II
5. Cardotrance
6. Pneuma III
7. The absurd tale of Phineas Gage
8. Pneuma IV
9. Machines, automatisms, gears
10. Camera pneumatica
11. Sospesa sul ventre
12. L'acida ritorsione del malumore
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