Si attacca con la title track Isaac, già devastante fin dalle prime battute, tra echi di Editors, The National, Interpol, ma con quella originalità e freschezza a cui ci hanno abituato i Mascara fin dal primo bellissimo EP L’amore e la filosofia, passando poi per l'album Tutti usciamo di casa.Il secondo pezzo Falsa età dell’oro comincia con il battito della batteria di Nicholas Negri. La canzone è minimale, eterea, sospesa ed emozionante: ancora un sound avvolgente, non cupo ma intenso, con le chitarre e i synth a renderla orchestrale e con il profondo basso di Marco Piscitello a tenere il tempo. E che dire della voce del frontman Lucantonio Fusaro? Ancora più calda, profonda. Un testo impegnato che parla di lotte e false illusioni.
Infine Gocce di benzina ancora con sound minimale come concetto ma orchestrale come costruzione. Da notare il ritornello molto commovente ed ispirato.
Attingendo da generi diversi, i Mascara riescono a proporre pezzi di una originalità unica e soprattutto in grado di emozionare. Cosa che oggi mi capita sempre più raramente ascoltando un disco di questi strani anni. Marco Colombo
Attingendo da generi diversi, i Mascara riescono a proporre pezzi di una originalità unica e soprattutto in grado di emozionare. Cosa che oggi mi capita sempre più raramente ascoltando un disco di questi strani anni. Marco Colombo
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