I Valium sono una band di Salerno attiva ormai da qualche
anno, definita pioniera del "new beat", un genere che strizza
l'occhio alle band inglesi degli anni '60 fondendole con il garage punk
americano degli anni '90. Il loro nuovo album, intitolato Revolution come una famosa canzone dei Beatles, esce per
l'etichetta CPSR.
Recensione in 10
parole: Il Triangolo (avete presente l'esplosiva band emergente di Luino? I
Valium sono all'incirca sullo stesso filone: un'attitudine vintage rock
mischiata con sonorità punk e testi attuali), revival (con citazionismo da
sigle musicali: Il Triangolo omaggiava Sam,
ragazzo del west mentre I Valium nel brano L'equilibrista ci riportano a Cristina D'Avena e la sua I ragazzi della Senna, sigla del cartone
animato del Tulipano Nero), registrazione (vero punto dolente di un disco
interessante. L'album è stato, per una precisa scelta artistica, registrato in
presa diretta, praticamente senza editing, e riversato su nastro. Una specie di
omaggio al lo-fi. Col risultato che i suoni fanno volutamente schifo e i testi
risultano incomprensibili, oltretutto la qualità sonora dei brani non è
omogenea), testi (si avverte che sono attuali, taglienti, interessanti, ma
purtroppo per un'assurda scelta artistica sono resi incomprensibili,
vanificando un ottimo lavoro di scrittura), Beatles (riferimento costante, sia
per alcune armonie vocali, come nel brano Giochi
perfetti, sia per alcune melodie e progressioni, come in Cuore di Rubik, uno dei brani migliori),
Ministri (quest'abusata parola viene pronunciata in Vietnam e in Syd + Lou Barrett.
Nella prima, i Ministri vanno a puttane. Nella seconda, I Valium dichiarano di
voler dare fuoco ai Ministri: non si capisce se a quelli che stanno al governo
o alla band milanese), novanta (una decade che ha regalato tanto al panorama
indie italiano, le cui sonorità vengono meravigliosamente omaggiate nel brano L'uomo che avvolge i sogni), da
impiccare (chi ha partorito l'assurda scelta artistica di registrare l'album in
modo osceno. Il lo-fi è un'altra cosa e soprattutto non c'entra niente col
sound di questa band). Marco Maresca
Voto: ***
Tracklist:
1. Rivoluzione
2. Razor
3. Io sono un punk
5. Vivi detestandoti (tae-kwon-do)
6. Cuore di Rubik
7. 15 anni
9. Tu fai i conti col diavolo
10. Vietnam
11. Giochi perfetti
12. Syd + Lou Barrett
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