I 13 partecipanti al Festival (in programma dal 18 al 22 febbraio) targato Fabio-Litizzetto potrebbero riservare più di una sorpresa, con aperture a musicisti della cosiddetta scena indie e a generi musicali "inconsueti" per Sanremo come rap e reggae. Promessa anche dell'anno scorso, senza poi spunti particolari in tal senso.
Ma veniamo ai nomi: da settimane pubblicizzati su Spotify, dovrebbero essere della partita (e tornare dopo anni di oblio) gli Otto Ohm, gruppo reggae che ebbe un lieve momento di notorietà nei primi Anni Novanta. I ben informati danno per certo un nome tra Clementino e Mondo Marcio, rapper coccolati dalle majour che potrebbero attirare un pubblico giovane e guizzante, solitamente disinteressato al Festival.
Un nome gradevole, anche dal punto di vista dello spettacolo, potrebbe essere quello di Caparezza, anche se l'istrionico pugliese avrebbe smentito con una nota stampa: vedremo (intanto su Spotify le pubblicità spuntano qua e là). C'è una flebilissima speranza anche per lo ska: i torinesi Statuto hanno infatti pubblicizzato la loro richiesta di partecipazione addirittura con un comunicato stampa (peraltro pare che uno dei brani sia un motivetto dedicato a un moderno Fonzie, dietro cui ci sarebbe un criticato Matteo Renzi).
Tra le donne, Battiato tira la volata per Alice, che è nelle corde di Fazio. Caterina Caselli, invece, tira la corda ai Negramaro ormai inflazionati idoli delle masse.
Personalmente non apprezzo - anche se l'anagraficamente datato pubblico di Rai Uno potrebbe farlo - un altro dei nomi dati come papabili, ovvero Francesco Sarcina ex cantante delle Vibrazioni in cerca di rilancio e gradito a Mauro Pagani, che cura con Fazio la direzione artistica del Festival.
Ci prova ancora (lo spettro di fare la cassiera è sempre dietro l'angolo) pure la milanese Giusy Ferreri, data da mesi per certa, anche se questo allungo ha più il sapore di una velleitaria iniziativa di comunicazione.
Personalmente non apprezzo - anche se l'anagraficamente datato pubblico di Rai Uno potrebbe farlo - un altro dei nomi dati come papabili, ovvero Francesco Sarcina ex cantante delle Vibrazioni in cerca di rilancio e gradito a Mauro Pagani, che cura con Fazio la direzione artistica del Festival.
Ci prova ancora (lo spettro di fare la cassiera è sempre dietro l'angolo) pure la milanese Giusy Ferreri, data da mesi per certa, anche se questo allungo ha più il sapore di una velleitaria iniziativa di comunicazione.
Circolano anche i nomi di Noemi (personalmente lo trovo improbabile), di Antonio Maggio e del vincitore di X Factor 7 (ancora da proclamare) per restare in tema di reality. Anche Alex Britti è un altro nome buono per tutte le stagioni che trapela da più parti. In tema di cantautori romani (graditissimi a Fazio) potrebbe essere proposto il curioso trio Gazzè-Fabi-Silvestri, anche se questi assembramenti lasciano un po' il tempo che trovano... sempre da Roma anche Federico Zampaglione dei Tiromancino è dato su un cavallo vincente.
E' dato come "buono" anche il nome di Francesco Renga gradito ai palati più tradizionalisti, così come Mango per un i telespettatori più affezionati e agé. E negli ultimi giorni sono salite le quotazioni pure di Gianluca Grignani (anche lui è magicamente spuntato tra gli sponsorizzati di Spotify), anche se la sola idea di ascoltarlo, viste le sue ultime prove autorali, mi provoca orrore.
E' dato come "buono" anche il nome di Francesco Renga gradito ai palati più tradizionalisti, così come Mango per un i telespettatori più affezionati e agé. E negli ultimi giorni sono salite le quotazioni pure di Gianluca Grignani (anche lui è magicamente spuntato tra gli sponsorizzati di Spotify), anche se la sola idea di ascoltarlo, viste le sue ultime prove autorali, mi provoca orrore.
Infondato il nome di Ron (fatto dalla rivista Chi) incaricato delle selezioni del concorso dei giovani e quindi in palese "conflitto di interessi".
Visto che Fazio ha poi sparigliato le abitudini che vedevano i posti dei big a sola disposizione delle grandi case discografiche, potrebbe arrivare qualcuno dal sottobosco indipendente, magari con un'attitudine compositiva un po' diversa dal solito (lo scorso anno dal cappello uscirono i Marta sui tubi, ma furono ad un passo dall'Ariston nomi ancora più "alternative" e sperimentali, come Il pan del diavolo). In tanti ci stanno provando, speriamo che Pagani si metta una mano sulla coscienza e scelga con criterio. Noi abbiamo i nostri favoriti (un uomo e una giovanissima donna che per scaramanzia non sono nell'elenco, ma che hanno inviato i brani per l'ascolto), speriamo vivamente siano anche loro della partita. Roberto Conti
Penso che tu mi abbia inconsapevolmente messo tra gli ascoltatori "agé" in quanto (a parte i nomi non detti per scaramanzia) gli unici due che mi interesserebbe ascoltare sono proprio Sarcina e l'intramontabile Pino Mango...
RispondiEliminaSarcina piace per le sonorità. Mango perchè dolce e succoso anche per chi ha protesi dentarie. ro
RispondiEliminaNe abbiamo presi 5 su 14, non so se sia poco o tanto
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