21 luglio 2016

Il rock'n'roll senza fronzoli degli Abusivi, dal veneto con un carico di ironia

Ho un ricordo di The Wrestler, il film col redivivo Mickey Rourke di qualche anno fa, in cui il protagonista si lancia in un’invettiva a favore degli anni 80 contro i 90 la cui summa era “noi volevamo solo divertirci, poi è arrivato quel cazzo di Cobain a intristirci” (n.b. la frase non è letterale). La frase mi è tornata in mente ascoltando questo Ancora rock’n’roll degli Abusivi, band veneta che sicuramente sarebbe piaciuta al personaggio, magari non per il genere, visto che qui si parla di punk più che di hard/glam rock, ma sicuramente per le intenzioni.

L’ironia è sicuramente la traccia stilistica che appare più evidente durante l’ascolto, insieme alla voce acuta ed efficace del cantante Donato Zecchinato. Che si parli dell’orgoglio della propria pancia (In costume, in cui si cita scherzosamente il Battiato di Voglio vederti danzare...o la zarrata di Prezioso nata da quel testo) o della propria barba (Avere la barba) gli Abusivi non si prendono mai sul serio, cosa piacevole finché non si scende nel pecoreccio: modi per attaccare Gigi D’Alessio se ne possono trovare di migliori rispetto al tentativo di fottergli la moglie (in tutti i sensi) di Neomelodico, T.E.T.T.E. ha un titolo che lascia poco spazio a dubbi riguardo al tema che tratta, Facebook parla di social network in una maniera banalissima e fondamentalmente incentrata sulla figa. Non è che uno si aspetta di sentir declamare i versi di Petrarca, sia chiaro, ma scadere nel corrispettivo musicale di un film dei Vanzina non può essere sicuramente un punto a favore.
Sul fronte musicale sono ben poche le novità che il quartetto propone, rimanendo nel solco del punk rock più orecchiabile dall’inizio alla fine, senza particolari sussulti ma con un buon tiro ed un suono diretto ed incisivo. Ogni tanto arriva qualche inserto elettronico a variare un po’ l’atmosfera ma sono soluzioni che rimangono seminascoste sotto la matrice principale, come verso la fine di Laika (altro discorso la bonus track, remix elettronico di Avere la barba), qualche soluzione melodica si fa notare (il ritornello di Pop-corn) e qualche pezzo mostra una maggiore grinta (Piove alcool su tutte), troppo poco però per diventare il tratto caratteristico di un gruppo che dipende più dai testi e dalla voce.

Ancora rock’n’roll farà la felicità di chi vuole qualcosa di disimpegnato con cui sfogarsi e divertirsi, ma ben poco rimane oltre a questo. E’ una formula che probabilmente trova la sua migliore dimensione nei live, su disco il gioco dopo un po’ stanca e le risate fanno sempre più fatica a venire fuori. Stefano Ficagna

Tracklist:

1. Ancora rock'n'roll
2. In costume
3. Tr3
4. Neomelodico
5. Avere la barba
6. Laika
7. Piove alcool
8. Pop-corn
9. T.E.T.T.E.
10. Facebook
11. Tassativo

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