Grandi Navi Ovali sono una band
lombarda con all’attivo un Ep, Micidiale, e che con questo All You Can Hit
giunge al traguardo dell’uscita “lunga”. Dieci brani in cui, come si evince già
dal titolo, l’ironia è parte integrante del quadro, fusa in una cornice
musicale che alterna sapientemente pop, rock ed elettronica.
Appena parte l’iniziale Ovunque ma non qui il timore è di
trovarsi di fronte ad una band che abusa di atmosfere da dancefloor zarro, ma
bastano pochi secondi per far capire che in realtà l’elettronica è un elemento
usato con parsimonia e sempre con cognizione di causa, sia quando il ritmo si
fa più danzereccio come nella conclusiva Allucinato
che quando improvvise aperture dei synth regalano un finale che stacca
completamente dal resto del brano, in Per
questa notte e per le altre cento...e la scelta non può che essere applaudita.
L’album vaga sapientemente fra
atmosfere malinconiche e brani più decisi (Ragazzi
dovete baciarvi e la scanzonata Morsicare
fra le più ritmate), mantenendo comunque una dose di non sense nei testi che è
il vero difetto della produzione: soprattutto le tracce musicalmente più calme,
Mannaggiallavita e Felipe Sodinha (Per questa notte e per le altre cento riesce ad essere invece più
credibile), soffrono di una ricerca della rima casuale che le svuota di
significato, ed è un peccato perché la seconda sfodera un finale che avrebbe
meritato qualcosa di meglio dei marò e Di Caprio buttati nella mischia senza un
vero motivo. Assurgere a mito il pachidermico ed ormai ritirato attaccante Felipe
Sodinha è un’operazione che si fa specchio dei tempi in una maniera poetica,
quasi quanto fecero ai tempi i misconosciuti Gioaccardo dalle mie parti nella
purtroppo inedita Adam West (su youtube la trovate in versione live, fatevi un
favore ed andate a cercarla).
Un piccolo cambio di registro si
nota in Sfortuna, e chissà quanto
zampino ci hanno messo i Voina Hen che fanno da guest star del brano: le
atmosfere sonore sono simili ma il testo è più disilluso, e porta le stigmate
di una negatività che nel panorama emocore odierno è quasi un marchio di
fabbrica: “Si ama per sempre solo quando non si ama più” è una frase che
potreste trovare scritta su un muro da un qualsiasi adolescente che crede di
aver capito tutto dalla vita, ma come nel caso dell’album della band abruzzese
vi troverete a cantarla senza far troppo caso alle parole. Uno dei brani
migliori senza dubbio, mai come in questo caso l’unione fa la forza.
All You Can Hit è a conti fatti
un album che diverte senza essere banale, anche se i testi potevano essere ben
più incisivi senza esasperarne l’anima surreale: a fronte di tutto questo va
lodata una qualità di scrittura dei brani notevole, in cui ogni elemento è ben
dosato e le atmosfere risultano varie (basti pensare a quanto sia amalgamato
ottimamente col resto l’arpeggio di chitarra con la cassa dritta da discoteca
nel finale di Allucinato). Promossi
con qualche riserva, in ogni caso un esordio positivo. Stefano Ficagna
Tracklist:
1. Ovunque ma non qui
2. Mannaggiallavita
3. Ragazzi dovete baciarvi
4. Felipe Sodinha
5. Sfortuna (feat. Voina Hen)
6. Per questa notte e per le altre cento
7. Morsicare
8. Hanno tutti ragione
9. Rapaci
10. Allucinato
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