Chronos è il
quarto album di Andrea Carri, pianista reggiano, classe 1990. Il disco,
inizialmente nato tramite raccolta fondi, è stato poi pubblicato dall'etichetta
irlandese Psychonavigation. Il tema principale del disco è il tempo. Come ci
relazioniamo ad esso, col passato, presente futuro. Se è vero che il tempo
vola, c'è qualcosa che lo rende eterno? Le note del pianoforte suggeriscono che
la soluzione è la musica.
Recensione in 10
parole: tema (l'album ruota intorno ad un tema musicale che si ritrova in
tutte le tracce ma che in ogni brano viene sviluppato diversamente), pianoforte
(che pur essendo il protagonista principale lavora per sottrazione. Poche note,
quelle giuste), contributi (troviamo un violino, un violoncello, un po' di
elettronica, una chitarra elettrica ed una chitarra lap steel, tutti ad opera
di musicisti ospiti), esplosione (notevole quando il disco raggiunge il proprio
apice improvvisamente ad un certo punto della traccia numero 3, Oggetti dimenticati), psichedelia (in Present c'è spazio per un synth delicato
e sognante sullo stile dei Pink Floyd), sensazione di tempo che scorre (ma che
in qualche modo inspiegabile ritorna sempre su se stesso. Questo è ciò che
emerge dall'ascolto e quindi obiettivo raggiunto). Marco Maresca
Voto: ***
Tracklist:
1. Time
flies
2. Past
3. Oggetti
dimenticati
4. La via delle sette torri
5. Present
6. Le parole che non ti ho mai detto
7. Points
of view
8. Future
9. Foglio
bianco
10. Music is eternity
11. Dopo un raccolto ne viene un altro
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