7 gennaio 2015

Adolfo Dececco - Metromoralità - Rec. in 10 parole

Adolfo Dececco, cantautore pescarese, classe 1986, è alla sua nuova avventura discografica, intitolata Metromoralità. Il disco è una produzione Zelda music / Jack Decò music, con distribuzione Universal, e ha come produttori artistici ed arrangiatori nomi importanti quali Vince Tempera e Guido Guglielminetti. Le dieci tracce parlano di attualità, di adattamento alla vita metropolitana, e inevitabilmente anche d'amore.

Recensione in 10 parole: interessante (l'espressività vocale di Dececco. Canta bene, si sa esprimere con la voce e non risulta mai pesante), arrangiamenti (curati, radiofonici, mainstream senza essere ammiccanti), disomogeneità (la prima metà del disco abbonda di luoghi comuni che potevano essere sviluppati meglio, la seconda parte è più introspettiva e personale, come il brano Come si coltivano i fiori, e merita più di un ascolto), originale (il tema di Il tempo dell'amore, brano che parla della difficoltà di sincronizzare i tempi di uomo e donna, sia relazionalmente che fisicamente. Anche questo testo, come i precedenti, poteva essere sviluppato meglio, ma è comunque apprezzabile), introspettiva (L'amore paziente, forse il brano migliore), nomi grossi (dai produttori Tempera e Guglielminetti, a vari sessionmen navigati tra cui Elio Rivagli e Ivano Zanotti alla batteria, Pier Mingotti al basso, Andrea Morelli alle chitarre), semplicità (autentica e genuina, come traspare dal brano Canzone semplice), maggiore profondità (nei testi, se possibile. Il suggerimento in vista di un prossimo album). Marco Maresca

Voto: **/

Tracklist:
1. Metromoralità
2. Chiara che pensi?
3. Tempo tecnico
4. Touchscreen
5. Il tempo dell'amore
6. L'amore paziente
7. Canzone semplice
8. Come si coltivano i fiori
9. Dietro le nuvole
10. A cena da soli

Nessun commento:

Posta un commento