14 settembre 2015

Tre brani per l'esordio dei Flow!, rock trio pugliese

Possono bastare tre soli brani per farsi un'idea di una band? I Flow!, trio pugliese alla sua prima prova, scommettono con questo demo di sì, ed anche se non tutte le idee sono ancora ben definite si intuiscono in effetti in questi tre pezzi varie suggestioni che riescono a stimolare all'ascolto.

Don't care è l'apripista, e mette in mostra suoni grintosi accompagnati però da un arrangiamento che, seppur rifinito nei particolari, si protrae in una maniera monotona che non viene granché scossa dall'enfasi che viene posta a metà brano sulla sezione ritmica. Il finale è lasciato ad un breve outro tranquillo ed arioso, ma che sembra poco amalgamato col resto e non suona ottimamente nel complesso generale.
Trees, il secondo brano, vira invece su atmosfere più tranquille e, se vogliamo, vicine al pop. Anche in questo caso però si ha la sensazione che la canzone sia stata costruita attorno ad una sola idea che, per quanto buona, protratta nell'arco dei cinque minuti abbondanti di durata non regge. Non funzionano a questo scopo le distorsioni che fanno capolino da metà brano, veicolando solo in maniera più ruggente lo stesso refrain.
A ribaltare le sorti del demo arriva però il brano conclusivo, From above. Concentrato di ritmo che coinvolge fin dalle prime note, grazie anche ad una batteria quantomai efficace, questo brano mischia sapientemente toni oscuri e dilatati con arpeggi ipnotici della chitarra, un mix che suona piacevolmente elettronico e che trova sfogo da metà brano in avanti in un'apertura distorta in cui il ritmo serrato e distorto del basso e l'assolo arioso della chitarra veicolano efficacemente il brano alla sua conclusione, invero dilungandosi un po' troppo visti gli otto minuti di durata complessiva di un brano che sarebbe stato più efficace anche con due minuti in meno sul groppone.

Che dire quindi dei Flow!? Lo stile, anche se abbozzato, c'è, ma i brani peccano nella misura in cui vogliono esprimere troppo con troppo poco da mostrare. Se la soluzione sia variare maggiormente l'alchimia dei brani o diminuire la durata degli stessi lo lascio decidere a loro, anche se propenderei per la seconda ipotesi. Stefano Ficagna

Tracklist: 
1. Don't care
2. Trees
3. From above

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