Il cantautorato femminile è un labirinto intricato: chi ci
si avventura rischia di perdersi per sempre. Sia che ci si incammini con
prudenza, sia che si tenti di spingersi troppo in là. In questo labirinto si è
incamminata anche Marzia Stano, in arte Una, col suo album Una nessuna centomila, pubblicato per MArteLabel con il sostegno di
Puglia sounds record.
Recensione in 10
parole: personalità (ce n'è tanta. Si parte da riferimenti musicali palesi
che però vengono rielaborati in modo del tutto nuovo), ispirazione (Una cita
come riferimenti musicali Bob Dylan, John Lennon, Lou Reed, Patti Smith, Joni
Mitchell), testi (ascoltate Lezione di
storia dell'arte per capire come sia ancora possibile risultare originali
nonostante sembri che tutto sia già stato detto), Tracy Chapman (e la sua world
music del periodo di New beginning),
novità (era da tempo che ci si aspettava un'artista femminile così), politica
(viene marginalmente trattata nei brani, come in Oggi è un bel giorno, che parla dell'esito delle elezioni comunali
di Milano e Napoli nel maggio 2011), Giacomo Fiorenza (il produttore di
Molteni, Paolo Benvegnù, Giardini di Mirò, Offlaga disco pax e Marco Parente è
un'ottima guida per la cantautrice), complimenti (e alla prossima). Marco Maresca
Voto: ****
Tracklist:
1. Come il mare
2. Contraria
3. Qui ed ora
4. Molto bello
5. Lezione di storia dell'arte
6. Farfalle
7. Fuori di testa
8. Non è colpa delle rose
9. Stiamo bruciando
10. Oggi è un bel giorno
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