Primo EP per la band milanese Il rumore della tregua. Sin dagli inizi si sono esibiti nei più importanti locali di Milano e hinterland, prima come trio, in seguito con aggiunta di fiati e basso fino ad arrivare a questo EP d'esordio.
Recensione in 10 parole: contatto (è quello che si
stabilisce da subito con la band attraverso il sound del primo pezzo Haiku),
nome (del gruppo fa riflettere: che rumore ha la tregua?), box (è in un box
che nasce la band nel gennaio 2011, siamo nella provincia a nord di Milano),
fiati (ne fanno un uso ben calibrato in tutti i pezzi, spesso accompagnandoli
per mano con discrezione fino alla fine), peccati (da confessare Harry sembra
averne parecchi. Da ascoltare attentamente), pignoramenti (spopolano bellamente
nel Paese di santi, navigatori, inventori e grandi artisti... e la band ci ha
fatto su una ballata), western (ci finiamo dentro col pezzo Revival), influenze
(nel sound, dal cantautorato italiano anni '70 al rock indipendente anni '90 di
La Crus, Afterhours, Massimo Volume, passando per l'alternative rock di Nick
Cave e The National), personalità (la giovanissima band milanese dimostra di
averne in questo lavoro, considerando le varie contaminazioni di cui sopra),
citazione (della stessa band: “La guarigione è un disco per chi vive fuori dal
cerchio di quelli che si dichiarano fuori dal cerchio. E ha imparato che non è
facile”.)
Alessandra Terrone
Voto: ***
Tracklist:
Haiku
L'odore dei cani
Confessa il peccato Harry
La ballata del pignoramento
Revival
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