3 dicembre 2015

Con Babilonia torna il sound glocal della Riserva Moac

Il Molise è una piccola riserva all'interno dell'Italia, ed è lì che nasce la Riserva Moac. Il collettivo sfoggia un potente mix di musica mediterranea, balkan beat, world music ed elettronica. Una riserva "fuori dalla riserva", impegnata ad abbattere muri e recinzioni ancora presenti nella nostra mente. Nel nuovo concept album della band, Babilonia (uscito per Bayla records / Galileo music communication, poiché la band è più nota in Germania che in Italia), la Babilonia "riservista" e Zion, in fondo, non saranno poi così distanti.

Difficile parlare serenamente di questo disco senza scontentare qualcuno. Perché bisognerebbe dire che sì, c'è tanto ritmo ed è impossibile restare fermi ascoltandolo (ad esempio Balkoscenico), coadiuvato da un'elettronica "giusta" che aiuta a pestare di più quando serve (Regina del samba), però i temi trattati son davvero i soliti cliché del genere world music. Non c'è una qualità narrativa particolare che aiuti a far penetrare il messaggio oltre la superficie e quindi capiamo bene che la musica della Riserva Moac possa essere apprezzata in Germania e meno da noi dove potremmo mettere maggiormente l'accento su ciò che le canzoni esprimono. Ci sono i momenti in cui giustamente i ritmi rallentano, come nel brano La verità, però c'è un'ossessione di riempire gli spazi vuoti che fa in modo che subentrino pressoché ovunque i testi rappati (c'è un po' troppo rap nel disco). Buono l'accostamento delle due voci, maschile e femminile, ma anche questo non è una novità in senso stretto nella world music degli ultimi tempi, specialmente italiana. Non è un album che convince totalmente. Marco Maresca


Tracklist:
1. Babilonia (feat. Master App)
2. Komba bomba (feat. Salia)
3. Jackpot (feat. Erriquez)
4. Balkoscenico
5. Alcolizzato sentimentale
6. La verità (feat. Master App)
7. Festa social global underground (feat. Big Roma)
8. Fight club (feat. White Widow)
9. Regina del samba (feat. Master App)
10. Mayday midai

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