3 fingers guitar è il nome del progetto creato da Simone Perna, savonese, già batterista di Viclarsen e Affranti. I due dischi precedenti erano in inglese, ma in Rinuncia all'eredità Simone Perna affida all'italiano il messaggio dei brani, a metà tra il recitativo ed il cantato. In molti hanno creduto nella validità del disco, che infatti risulta coprodotto da Dreamingorilla records, Neverlab dischi, Rude records e Snowdonia dischi. La distribuzione è affidata ad Audioglobe.
Recensione in 10 parole: controcorrente (la nostra recensione, riassumibile così: apprezziamo gli sforzi ma non è quel capolavoro di disco che vorranno farvi credere. Ora vi spieghiamo il perché), Suicide (non è un mistero che il disco si ispiri al post punk / no wave della scena newyorkese anni '70, ma a nostro parere ne vengono rievocati solo aspetti marginali), recitativo (va bene la forza delle parole, l'espressività, il messaggio da comunicare. Va bene anche che l'italiano dei doppiatori è una lingua che per le strade non esiste. Ma se, come all'inizio del brano Riproduzione, il remake newyorkese assume una cadenza savonese, purtroppo un po' di credibilità si perde), claustrofobici, angusti, stretti (gli spazi e i tempi del disco. E qui l'intento è riuscito, già a partire dalla copertina), voce (sbraitare va bene. In alcuni brani, come Rinuncia all'eredità, è perfino gradevole. In altri brani, però, tipo l'iniziale Ingresso, si esagera e si sconfina nel ridicolo), P. (un brano a nostro parere non riuscito, proprio perché vuole, con intenti pregevolissimi, fondere i vari Suicide e Pere Ubu con l'indie italiano, ma non ci riesce. E non per chissà quali mancanze, ma perché sono mondi che non si fondono), colleghi (sappiamo che davanti ad un tentativo del genere ci saranno decine di recensori e musicisti che grideranno al miracolo: chissà in quanti ci avevano pensato, prima, a fare un album del genere, ma poi non ci avevano neanche realmente provato), scuse (chiediamo scusa perché, davvero, rispettiamo il tentativo e le energie profuse. Ma crediamo che a volte due parole concrete siano meglio di tante illusioni). Marco Maresca
Voto: **
Tracklist:
1. Ingresso
2. P.
3. Riproduzione
4. Rinuncia all'eredità
5. Fuga
6. L'unica via
7. Fine
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