Una pioggia finissima si alterna a sprazzi di sole, mentre attendiamo di assistere al primo concerto dei Manic Street Preachers in Francia dopo ben 15 anni.
Dopo un’attesa così lunga ci si sarebbe aspettata molta più affluenza, ma forse il trio gallese ha pagato il prezzo di una latitanza non giustificabile: le prime file sono comunque occupate da fan devoti giunti da tutta Europa. Il Bataclan è un locale storico e la serata si preannuncia esplosiva fin dal gruppo di supporto, i Public Service Broadcasting.
L’esibizione dei due londines , vestiti di tutto punto e in perfetto stile inglese, è un mix di storia e futuro: batteria, chitarra e banjo si fondono in maniera inusuale con sonorità elettroniche e sample mentre al centro del palco vengono proiettati su di uno schermo filmati di propaganda britannica; insomma finalmente qualcosa di davvero originale.
Dopo 40 minuti scarsi entrano in scena James, Sean e Nicky, seguiti dal tastierista Nick Nasmyth e dal chitarrista Wayne Murray, che li accompagnano anche durante questo tour. L’esibizione è ancora una volta un viaggio nella storia della band, e si apre con i classici Motorcycle Emptiness e You Stole the Sun from my Heart. James si scusa in anticipo perché nei giorni passati ha avuto un’infiammazione alla gola, e per un attimo temiamo il peggio visto che qualche giorno fa Nicky ha dovuto abbandonare il palco per problemi di stomaco… fortunatamente la performance di entrambi è ottima e continua con la consueta energia che svela le loro radici punk, interrotta solo da una parentesi acustica durante la quale James esegue Small Black Flowers that Grow in the Sky e This Sullen Welsh Heart.
Tocca ora a Nicky scusarsi, questa volta per la lunga assenza nel paese e ricorda quali sono i suoi eroi francesi: Jean Paul Sartre, Jean Pierre Rives e Michel Platini. Il bassista è infatti un grande fan dello sport e in particolare il rugby (ricordiamo che l’anno scorso i Manics hanno fissato alcune date in Australia per seguire il British Lions tour).
Futurology, Europa Geht Durch Mich e Walk Me to the Bridge sono rispettivamente la title track e i primi due singoli estratti dal nuovo album in uscita il 7 luglio: album che si preannuncia dalle sonorità fortemente anni ‘80, ispirato dai loro viaggi in Europa.
A concludere la scaletta due brani storici e molto diversi tra loro, che segnano la storia della band e dei fan più devoti: la furiosa Motown Junk e la magnifica If You Tolerate this your Children will be Next, mai attuale quanto oggi, dopo gli allarmanti risultati delle elezioni europee... Diana Debord
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great photos! thank u
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