Nowhere but here
(Impronte records) è l'album d'esordio di Elle, cantautrice con un sound che
spazia dal country al rock, uno stile elegante e morbido ma fermo e deciso allo
stesso tempo. Un disco carico di energia, emozioni e gioia.
Recensione in 10 parole:
anonimato (Elle ha deciso di non rivelare alcuna informazione su di sé,
sostenendo che "il passato non ha vita alcuna", nonostante ciò ha un
volto che si vede bene nell'artwork e che mostra forza e dolcezza in parti
uguali), strumento vocale (non è un insulto dire che l'album è basato quasi
completamente sulla voce: certo anche i testi hanno la loro importanza, ma è
proprio la voce a concretizzare le emozioni, come la disperazione negli intensi
acuti di Killing my love), dolore,
bellezza, rinascita (alcune delle parole chiave dell'album), classica (la
struttura delle canzoni, molte delle quali scorrono via senza rimanere
impresse), vocalità (una voce personale che però ripercorre molti dei cliché
anni '90 e anche degli ultimi anni), produttore (Flavio Zampa fa un buon lavoro
nel tirare fuori le potenzialità della cantante), spiritualità (nella finale Enlightens c'è un bel viaggio dentro di
sé e anche fuori). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Berlin
2. Let me
be your eyes
3. Lover
4. Nowhere
but here
5. Killing
my love
7. She's
alone
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