
Il nuovo album è un disco curato nei minimi dettagli, atmosfere raffinate e leggere che strizzano l’occhio a diversi precedenti illustri: da Kate Bush a Tori Amos con un rapido passaggio tra le sonorità dei Velvet Underground & Nico.
Il singolo Daniel è senz’altro uno dei momenti migliori del disco, ritmo trascinante e melodia di facile presa senza rinunciare a un tocco di stravaganza, che pervade comunque l’intero lavoro.
Altri brani degni di nota sono senz’altro Glass, che fa da apripista e in cui la voce di Natasha Kahn è al meglio, Peace of mind dall’atmosfera arabeggiante e la conclusiva The big sleep.
La qualità complessiva è senz’altro buona, l’identità musicale è ancora in formazione, ma lascia ben sperare per il futuro di questa probabile next big thing. Mauro Carosio
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