Marco Mezzadri, in arte Nero Kane, esordisce con un progetto musicale in cui dominano le tinte scure. L'album si intitola Lust soul e mischia un sound rock con basi dark / new wave. Dieci tracce, con atmosfere ben diverse tra loro ma tutte all'insegna di ciò che è cupo, compongono un disco che spazia tra la ricerca di un proprio sound e l'omaggio ai grandi del genere.
Che l'album viaggi anche (parzialmente) sui binari del tributo lo si capisce dal brano d'apertura, una lunga introduzione strumentale intitolata Death in June come la band che ha creato il neofolk. I cliché del brano rock che vira verso sonorità elettroniche è quasi sempre rispettato, in maniera più classica come nel brano In my town oppure come farebbero i Depeche mode più recenti in Bleeding. Ci sono delle eccezioni: I'm the sin è meno elettronico e più rock rispetto ad altri brani, infatti inizialmente potrebbe confondersi con i Sonic youth ma poi evolve in qualcos'altro di più giovane e recente. E' sorprendente, comunque, che un tipo di cantato che mira ad essere atonale e uno sviluppo musicale che punta alla ripetitività e all'ossessività riescano a produrre brani così diversi l'uno dall'altro. Si arriva, verso il finale, a un buon equilibrio e ad una inaspettata originalità. Bitch è il momento più riuscito e sembra essere il brano conclusivo, invece poi ce ne sono altri due. Forse otto sarebbe stato il giusto numero di brani. Con dieci si esagera un po', ma è una bella carrellata che aiuta ad inquadrare bene il personaggio e le sue potenzialità. Marco Maresca
Tracklist:
1. Death in June
2. I'm the sin
3. No sense of crime
4. In my town
5. Bleeding
6. Over my dead body
7. Old demons
8. Bitch
9. Spirits
10. Tomorrow never comes
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