Che la musica dei Demikhov non
scenda a compromessi lo testimoniano già il nome della band ed il titolo del
disco, che rimandano agli esperimenti dell’omonimo scienziato russo capace di
creare negli anni 50 un cane a due teste. Sebbene meno inquietante dei suddetti
interventi la musica della band di Desenzano Del Garda non lesina angoscia,
trattandosi di un miscuglio di noise e sludge con brani dalla durata elevata e
dalla cupezza di fondo garantita.
Si viene gettati subito seduta
stante in un suono sporco e distorto, che a tratti è il tallone d’achille della
band in quanto lascia impressioni lo-fi (particolarmente il suono della
chitarra sembra poco amalgamato col resto nei momenti più acidi, come all’inizio
di Hammer is the most underrated surgical
tool) che fanno storcere un po’ il naso. Quando la sezione ritmica parte in
quarta però non ce n’è per nessuno, ed il finale della prima traccia A two headed Zeus appears to Vladimir
Demikhov rappresenta un buon esempio per avvalorare quanto detto. Twice the bark, cupa e granitica, si fa
sempre più massiccia man mano che passano i minuti e porta in pompa magna ad Accumulating failures magnifies your head’s
collection, dove i Demikhov, nella parte centrale del brano, mostrano una
fascinazione per la dilatazione tipica del doom, contaminandola con un drumming
tribale ed ossessivo che però dura troppo per quanto propone: un peccato,
perché l’energia mostrata nell’incipit ed il roccioso finale non sono affatto
male.
C’è spazio nell’album anche per
lo sperimentalismo più estremo, concentrato nella traccia finale Dasvidania tovarish ed in My mind master mystic mademoiselle, ma
se la seconda è un efficace escalation sonora che accumula man mano
distorsioni, feedback e martellamenti della batteria (ricordando in qualche
punto gli Ufomammut) la prima, simil ambient nel suo incedere scandito dai rintocchi
di un gong spettrale, lascia decisamente il tempo che trova. Disiecta membra è solo un breve intro
rumoristico alla ben più ghiotta Dogs for
the government, dove i Demikhov danno libero sfogo alla creatività passando
da momenti lanciatissimi ad altri malinconici, da drumming selvaggi a
rallentamenti doom, il tutto senza dar mai l’impressione di perdere il filo del
discorso: probabilmente il brano migliore del lotto.
Non è perfetto questo
Experimental transplantation of vital organs, ma contiene momenti assolutamente
meritevoli e mi ricorda in alcuni punti i compianti Dead Elephant (un like a
chi li conosce…ah no, per fortuna non siamo su facebook). Qualche aggiustata ai
suoni ed una sperimentazione ragionata potranno portare la band sicuramente
agli ottimi livelli che la potenza di Twice
the bark e la varietà di Dogs for the
government lasciano intuire. Stefano
Ficagna
Tracklist:
1. A two headed Zeus appears to Vladimir Demikhov
2. Twice the bark
3. Accumulating failures magnifies your head's collection
4. Disiecta membra
5. Dogs for the government
6. My mind master mystic mademoiselle
7. Hammer is the most underrated surgical tool
8. Dasvidania tovarish
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