10 novembre 2011

Christian Frascella racconta "La sfuriata di Bet" e come è difficile essere scrittori a Torino (audiointervista)

Christian Frascella è intervenuto alla MelBookstore di Novara per presentare il suo ultimo romanzo La sfuriata di Bet (Einaudi) lo scorso 13 ottobre. Con il taglio ironico e sferzante che aveva contraddistinto il suo ottimo libro d’esordio, Mia sorella è una foca monaca, lo scrittore torinese percorre ancora una volta i temi dell’adolescenza, scegliendo di raccontare le gesta rabbiose di una teenager dalle idee un po’ confuse. A moderare il critico letterario Roberto Carnero. r.co.

(l'audio impiega alcuni secondi a caricarsi)





Alcune battute della presentazione:

Ho voluto dare un ritratto di una generazione di giovani con cui mi sono confrontato in prima persona

Ho lavorato in fabbrica facendo i turni, poi ho venduto assicurazioni al telefono, facevo il “temporeggiatore”. Ho fatto un po’ di tutto insomma. Quello che ho sempre voluto fare è scrivere

Se a Torino vuoi vivere di scrittura ma non sei uno che vende 100milioni di copie devi avere per forza a che fare con la scuola Holden. Mi hanno proposto un facile test di ingresso e poi parlai con uno dei direttori, Alessandro Baricco, che nel 1997 mi chiese 15 milioni (allora di lire). Mi hanno respinto come allievo, ma curiosamente quando ho pubblicato “Mia sorella è una foca monaca” mi hanno chiamato come docente per tenere un corso di scrittura creativa. Naturalmente ho rifiutato

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