8 maggio 2018

Urla genuine: da Savona arrivano i Neuvegramme


Chi non muore si risente, e intendo me visto che non recensivo niente da un sacco di tempo. Loro invece, i Neuvegramme, sono freschi freschi di esordio discografico e nascono dal connubio fra varie entità musicali della scena savonese. Punk hardcore urlato e fatto col cuore, genuino e praticamente autoprodotto visto che l’etichetta Burning Bungalow gira attorno ad alcune delle figure che stanno dietro agli strumenti ed alle (tante) voci.

C’è in questo disco un difetto che avevo riscontrato anche in una delle precedenti uscite della label, il secondo album de Gli Altri (di cui fanno parte fra l’altro Andrea e Gabriele, basso e chitarra oltre che voci), cioè una confusione nel mix delle voci che a volte va a discapito della fruizione dei testi. Visto che entrambe le band ci tengono a comunicare qualcosa è un peccato, ma la presenza di ben sei voci diverse rende se non altro vario il disco da questo punto di vista. Alle grida collettive di Stimoli e sfoghi e dei ritornelli dell’iniziale Questioni con me stesso fanno da contraltare episodi come Edera e Un’altra crepa, quest’ultima sicuramente il brano più hardcore del lotto con le sue improvvise accelerazioni ed una voce grezza e cattiva al punto giusto.
Brani brevi ma non banali, una decina in tutto comprensiva di un Interludio (che si fa apprezzare fin quando non finisce tronco, rovinando una progressione interessante che poteva essere sviluppata in un pezzo vero e proprio) e di un Outro, quasi connotati anzi da un eccesso di idee. Demetra perde in coesione proprio per la sua mutevolezza poco omogenea, Edera ne esce meglio anche grazie al finale a più voci, Galeone fa di più col suo semplice rallentare ed accelerare in maniera più originale del semplice strofa-ritornello-strofa e tanto basta. Non si rallenta mai, ma le energie arrivano intatte fino alla fine.
Non sarà una pietra miliare del genere ma l’omonimo esordio dei Neuvegramme si fa apprezzare per grinta e fantasia. Osando si sbaglia anche, ma questo non toglie la voglia di far partire di nuovo il disco dopo il primo ascolto. Stefano Ficagna

Tracklist:

1. Questioni con me stesso
2. Momento randagio
3. Galeone
4. Edera
5. Ritratti in piedi
6. Un'altra crepa
7. Interludio
8. Stimoli e sfoghi
9. Demetra
10. Outro

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