A cura di Roberto Conti
Come sta andando la tournée?
La prima parte del tour ha registrato il tutto esaurito, e la seconda tranche, anche. Abbiamo debuttato a Napoli con il sold out e così sono state anche le tappe successive, quelle di Firenze e Roma. Ora stiamo cercando di portare lo spettacolo anche in provincia, coprendo tutta Italia nel modo più capillare possibile.
Hai sempre la stessa passione ad esibirti dal vivo?
Assolutamente si, è una passione immutata.
Quale concerto della tua carriera ricordi con particolare piacere?
Al momento ricordo con piacere, non è un concerto, ma una performance, mi riferisco a quella di Sanremo 2008, serata dei duetti, quando ho suonato, con grande armonia ed intesa con Paola Turci e Marina Rei.
Come giudichi le tue ultime esperienze al cinema e a teatro?
Amo il cinema e l’atmosfera del teatro soprattutto quello che nasce da un percorso d’autore e diventa un punto di riferimento frutto di coerenza, al di fuori dei parametri effimeri. Il brano "Mentre dormi" è stato scelto come colonna sonora del film "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo, film nel quale ho anche recitato. E' stata un'eserienza di grande interesse che mi ha divertito e regalato più di una soddisfazione.
Lavori in ambiti pesantemente segnati dai tagli alla cultura: qual è la tua opinione sulla situazione italiana?
Ora siamo in una profonda crisi. Ma non è la musica ad essere in crisi, è mercalo musicale. Oggi il mercato ti chiede di essere tutto e subito. Una condizione in cui ci rimettono tutti, anche le case discografiche. Io, però, non ho dubbi: la musica ce la farà!
“Quindi?” viene considerato fra i tuoi album più maturi: perché un titolo interrogativo?
“Quindi?” è un disco dedicato ai punti di domanda, a quello spazio che c’è tra l’ansia di partire e la frenesia di arrivare: la meta non importa, il bello sta nel mezzo. .
A quale brano sei particolarmente legato?
Questo mio ultimo disco ha pezzi interessanti, scritti con il nuovo partner nella scrittura dei testi, Gimmi Santucci. Fra i tanti mi piacere “Il Drago che ti adora” la storia del principe azzurro che si scopre drago e quindi non può combattere se stesso.
Cosa t’ispira nei testi oltre alla tua vita personale?
La natura, il cosmo, le favole, la filosofia… .
Leggevo che sei solito scrivere e solo successivamente comporre il brano: è un modo per dare il giusto valore alle parole e non “forzarle” all’interno di una struttura iniziale?
In realtà io sono più bravo come oratore che come scrittore, prediligo la musica alla parola e pezzi con Gimmi Santucci nascono proprio da lunghe chiacchierate, davanti a un tè caldo. Gimmi ha una grande proprietà di linguaggio.
Quali sono gli autori che senti più vicini per poetica e sensibilità?
Mi piace molto Battiato.
Come hai visto cambiare la musica in questi anni?
Direi che la musica è rimasta uguale, piuttosto è diversa la manualità nel processo creativo. Bisognerebbe mantenere spontaneità e imprecisioni, oggi abbiamo tutti la fissa del correggere gli errori.
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