The Banditi - AchtungC'è tanto Salento in questo Achtung!, il nuovo album di The Banditi: la pizzica e gli aliti della Magna Grecia percorrono quasi interamente i tre quarti d'ora del disco, ora celandosi dietro a ritmiche ska e grida rabbiose, ora uscendo allo scoperto come nella cupa e suggestiva Kalinifta, brano popolare della tradizione greco-salentina. E non è un caso che anche i colleghi e conterranei Après la Classe hanno in passato avuto la stessa idea di riprendere quella struggente serenata ormai centenaria e darle una nuova e lucente veste. Proprio il gruppo franco-pugliese, infatti, è tra i primi a saltare alla mente durante l'ascolto dei Banditi, insieme a Caparezza e Sud Sound System; il perché, oltre alle ovvie analogie geografiche, sta nell'uso disinvolto dell'elettronica, nelle ritmiche danzerecce, nelle secche e leggere chitarre in levare che nei ritornelli diventano muri di suono saturi di frequenze.
Il rischio che scelgono di correre The Banditi è quello di esagerare con gli ingredienti e buttare nel calderone dosi di hip hop, con l'aiuto del redivivo Piotta in Globalover, di melodie arabeggianti (Bello ricco e famoso e Afghandub) e di nu metal alla Linkin Park (Trasparente), mentre non vogliono rinunciare nemmeno a inserire elementi punk e pop.Chiude la lista dei dodici pezzi La me fameja, in dialetto veneto, come a voler stringere in un grande abbraccio tutto l'Adriatico. Luca Manni
The Perfect Guardaroba - Sometimes They Come BackA circa sei anni di distanza dalla prima pubblicazione Un.Tidy, che li aveva portati ad esibirsi alla finale internazionale di Emergenza Rock sullo stesso palco di Bad Religion e Mando Diao, i quattro rockers anconetani evocano a partire dal titolo Sometimes They Come Back il bagaglio di esperienze musicali e personali maturate in questi anni con la loro militanza nel mondo indipendente italiano. I contenuti del disco sono incentrati sul tema delle relazioni sociali, a tutti i livelli, in una societa che le rende sempre piu precarie ed instabili. Il tutto è trattato, anche grazie alla capacita di sdrammatizzare che caratterizza i testi della band, con un tono sarcastico e quasi mai solenne. “L'idea che c'è dietro all'album e che fa da filo conduttore a ogni singolo brano è il tema delle relazioni: relazioni d'amore, d'amicizia, relazioni col mondo circostante o semplicemente con se stessi.- dichiara Becca, chitarrista della band - I contenuti sono trattati di volta in volta in tono ironico, sarcastico, solenne, tragico ma anche goliardico e mi piace pensare che tutto l’ascolto del disco possa essere paragonato a un semplice viaggio in aereo. Quello che ci tengo a dire è che dall’entrata in studio, dalle prime pre-produzioni, la nostra volonta è stata quella di consegnare un disco “vero”, con un’identita precisa, un modo semplice per dire a tutti “noi siamo questo”. Chitarre dirette, arrangiamenti live e sezione ritmica il piu possibile dinamica. I cd finti li lasciamo a chi sul palco non vuole salire”. r.co.
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