1 febbraio 2011

Fotoracconto - Ministri @ Koko club

Meraviglioso concerto dei Ministri venerdì scorso (28 gennaio) al Koko club di Castelletto Cervo. Dopo il set di un ottimo gruppo spalla che mi ha colpito con la personalissima cover di Mio fratello è figlio unico (il nome non è pervenuto purtroppo, non essendo scritto sulle locandine) ecco entrare i Ministri con le "nuove giacche d'ordinanza.
Già dopo poche canzoni il pubblico si scalda e parte, sulle note di Bevo, un bel pogo che continuerà per tutto il set. Davide Auteliano, frontman della band, in più occasioni rimarca lo stupore per l'accoglienza ricevuta: "Mi domando come fate a radunarvi così in tanti in questo posto sperduto in mezzo alle campagne"... L'atmosfera si scalda sempre più e i tentennamenti vocali dell'avvio sono presto superati. In mezzo al pubblico ballo, pogo e mi diverto molto. Un ragazzo (ovviamente che non conosco) addirittura decide di prendermi in spalla per farmi vedere il concerto da un'altra prospettiva... poi farò altrettanto con significativi dolori di schiena del giorno seguente... (l'età avanza, ndr).
Nel concerto vengono eseguite canzoni sia dell'ultimo disco, Fuori, sia del vecchio repertorio della band milanese. Devo dire che non avrei mai immaginato un live così bello e ricco di energia: in altre occasioni i Ministri non mi avevano coinvolto fino a questo punto e, ascoltando il disco, mi sarei atteso un set più "pacato" e cantautorale. Dopo il bis, un finale psichedelico e tiratissomo, all'insegna del pogo: Auteliano ringrazia i suoi compagni di palco: Federico Dragona, inesauribile alla chitarra (e anche autore dei testi), Michele Esposito, alla batteria, e il "Ministro aggiunto" F. Punto, prezioso supporto alla chitarra, tastiere ed effetti. Poi si butta (come peraltro aveva già fatto in precedenza) tra il pubblico facendo stage diving e chiedendo di essere "trasportato" fino al mixer (che si trova - per chi non è pratico del locale - abbastanza distante, sotto il soppalco)... a quel punto decide però di arrampicarsi sul soppalco, a tre metri di altezza, e di rigettarsi, poco dopo, di sotto per tornare, sempre sollevato dal pubblico, fino al palco. Il Koko è in estasi e continua ad applaudire. Dopo il concerto, tra il pubblico ci si abbraccia, sudatissimi, ci si bacia e ci si stringe la mano. Devo dire che in centinaia di concerti una atmosfera così non mi era mai capitata. Grazie ai Ministri, grazie al Koko e anche al suo pubblico, senza il quale cotanta serata -in mezzo al nulla della campagna - non sarebbe mai successa.
Roberto Conti foto di Fabrizio Molteni




































































































5 commenti:

  1. Altre foto sono disponibili al seguente link:
    http://www.flickr.com/photos/moltenmetal86/sets/72157625811460393/

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  2. Perchè su Mac questo post si visualizza così mele?!

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  3. Cambio l'impaginazione, meno "elegante" ma credo meglio visualizzabile

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