I toscani Twoas4 esordiscono con Audrey in pain english, un album autoprodotto, registrato in presa
diretta, sperimentale e concettuale, nel quale evocano ricordi cantati in un
finto inglese mischiato con alcuni interventi in italiano. La produzione
artistica di Paolo Mauri (Afterhours, Massimo volume, Le luci della centrale
elettrica) svela ambizioni importanti.
La recensione in 10
parole: rumoroso (tipo Sonic Youth), spiazzante (l'artwork), geniale (il
duo che ha composto e interpretato i brani), ambizioso (il progetto musicale),
superba (la produzione artistica), inventata (la lingua in cui sono cantate le
canzoni), logorroico ma anche profondo (il booklet), concettuale (l'album),
brillante (il riassunto di quanto detto in precedenza).
Marco Maresca
Voto: ****
Track list:
1. Intro
2. Not for
fun
3. Light one
4. Meds
5. Le nuvole di quinz
6. If I had
now
7.
Simplicity
8. Amazing
lie
9. So
captured
10. The big
joke
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