28 novembre 2013

Il reggae italiano ha un protagonista savonese, Raphael INTERVISTA

Ho pensato e ripensato alle parole da usare in apertura di questo pezzo. Qualsiasi cosa avessi scritto ci sarebbe stato il rischio di apparire banale e fuori luogo. Ho smesso di pensarci.
Fino a pochi anni fa la mia conoscenza del reggae era limitata ai due o tre artisti noti a tutti a livello internazionale con quel pressapochismo che può essere immaginato. Poi qualcuno  ha aperto generosamente per me la porta inesplorata di questo che non è classificabile come genere musicale e basta. Si tratta di qualcosa di più. Una cultura con radici lontane (penso all'Africa) che si esprime attraverso suoni e pensieri che è andata via via espandendosi da un punto all'altro del globo.

Tempelhof - Frozen dancers - Rec. in 10 parole

Dopo due EP (You k nel 2012 e City airport nel 2013), il duo Tempelhof, formato da Luciano Ermondi e Paolo Mazzacani, pubblica il suo primo lavoro sulla lunga durata, intitolato Frozen dancers (Hell yeah recordings). Non più ambient, né shoegaze, ma un album di elettronica nella sua accezione più radicale.

Kurt Vile, perle di country-rock che arrivano dritte al cuore

Lui suonava nei The War on Drugs, faceva del buon indie rock senza troppe sbavature e viaggiava tantissimo nelle praterie americane tra concerti, birre e legna profumata. Ora pubblica un album da solista, il secondo su Matador ed il terzo della sua carriera come tale. Si chiama Kurt Vile e viene da Philadelphia. L’ultimo lavoro è un EP, si intitola It’s a big world out ( and I’m scared) ed è suonato assieme ai Violators, la sua band personale, se così possiamo chiamarla. Dopo un’alba all’insegna della forza punk rock e rock’n’roll, con il suo ultimo lavoro Vile ci propone sette perle di country rock che arrivano dritte al cuore: ritmate, dolci, avvolte da un’aura di magia che raramente si trova in album solisti che riguardino il genere.

Argomenti d'impegno nell'heavy metal made in Italy dei Tempesta

Quando ci si ritrova tra le mani un album con una copertina come quella di Scusate per il sangue (UKdivision / distribuzione Andromeda), è impossibile resistere alla tentazione di scartare immediatamente l'involucro di plastica, tirare fuori il cd ed ascoltarlo a tutto volume. La macabra parata militare dell'artwork, infatti, raduna tutti insieme in una volta sola Obama, Berlusconi, Gheddafi e l'ex-papa Ratzinger. Un bel siparietto nel quale rientrano anche carri armati, missili, teschi, sofferenza, dollari e pozzi di petrolio. Tutto questo, e molto di più, si ritrova infatti pienamente nei testi scritti dai Tempesta, band heavy metal proveniente da Grado, in provincia di Gorizia, attiva dal 1992 ma che solo da poco tempo ha deciso di passare al cantato in italiano. Una scelta che premia e va premiata: la lingua nativa risulta molto efficace in un album così ricco di contenuti forti. Si parla di come le notizie importanti vengano messe in secondo piano (Crollerà il cielo), di come la Storia venga cambiata per far crescere generazioni di futuri elettori (I cani del padrone), di privacy alla quale si è sistematicamente abituati a rinunciare (Non siamo numeri) e di come la Chiesa nasconda i suoi crimini (Mentre tu dormi). Ma c'è spazio anche per argomenti ancora più scomodi quali l'eutanasia (Sparami sul viso), l'odio radicato nella nostra cultura (Radici nel cemento) e la paura della diversità che ci mantiene bloccati ed incapaci di cambiare le cose (La paura del diverso).

M!R!M ci prova con Heaven, un disco forse un po' troppo sperimentale

Già a partire dalla copertina si intuisce cosa ci si potrebbe aspettare da Heaven, album degli M!R!M, band italiana che ha all'attivo singoli ed EP. Uscita prevista per il 12 dicembre per l'etichetta greca Fabrika Records. Filone post-punk, dark, noise, shoegaze. 
Nati come duo nel 2011, ora invece M!R!M sono identificabili con un ragazzo di 23 anni, Iacopo Bertelli. Ha registrato questo lavoro praticamente nella sua camera da letto affidando al disco tutte le sue ansie e i suoi timori per quello che ancora qualcuno si ostina a chiamare futuro. Forse si dovrebbe iniziare a investire massicciamente sul presente al fine di garantire un futuro a tutti.Questo è indubbiamente un lavoro che racchiude l'inferno personale interiore di chi lo ha scritto e interpretato, un subconscio carico di suoni sporchi, violenti e intimi.

Teresa Mascianà - Shine - Rec. in 10 parole

Da sempre appassionata del sound della west coast californiana degli anni '80 e '90, Teresa Mascianà è al suo secondo album, intitolato Shine, che esce per l'etichetta Top records ed è distribuito da Edel. Teresa è accompagnata, nella registrazione dell'album, dalla sua band, denominata I Donatori di organo.

27 novembre 2013

Cockoo - Buongiorno - Rec. in 10 parole

Buongiorno (Volume! records / distribuzione Edel) è il secondo album degli astigiani Cockoo. Un elettropop introspettivo con testi che parlano del risveglio di chi fino a oggi non ha veramente vissuto ma soltanto sopravvissuto. Il "buongiorno" del titolo è quindi un augurio rivolto a tutti quelli che hanno appena iniziato a vivere per davvero.

26 novembre 2013

Sydyan - Benefico perturbante - Rec. in 10 parole

Autenticità, aspettative e racconti. Un flash che immortala immaginari semplici, di quelli che sanno complicarci dolcemente la vita di tutti i giorni. I Sydyan presentano Benefico perturbante, EP in cui convivono taglio cantautorale ed una componente elettrica incalzante, a tratti vicina a certa psichedelia rarefatta. Comunque sempre viva.

25 novembre 2013

Hobocombo - Moondog mask - Rec. in 10 parole

Moondog mask è il secondo album del trio Hobocombo, che si ispira alle musiche di Moondog, eccentrico personaggio della scena newyorkese del secolo scorso, considerato da molti un precursore visionario di molte realtà musicali dell'epoca successiva. L'album vede la collaborazione delle etichette Trovarobato e Tannen ed è distribuito da Audioglobe e Digitalea. Nel 2014 uscirà anche in Germania, con distribuzione Broken silence. Nel disco, il trio ripropone cinque composizioni di Moondog ed una di Robert Wyatt, oltre a cinque brani inediti.

I Soviet Soviet e cosa non fare per avere un buon disco

I Soviet Soviet sono al loro secondo disco e lo intitolano F A T E, facendolo uscire per l’americana Felte Sounds, di cui non ho mai sentito parlare. Potrebbero fare un genere molto simile al post-punk o al new wave, ma non si decidono a trovare una via definitiva. Il risultato è un disco scarno sia dal punto di vista musicale che da quello concettuale, sopravvalutato e molto poco originale. I suoni che ne escono potrebbero benissimo essere trapiantati su disco da una qualsiasi playlist punk-wave utlizzata da un qualsiasi ed improvvisato dj alle prime armi in un qualsiasi locale alternativo europeo dove la gente va, più che per bere qualcosa o ascoltare buona musica, per farsi le fotografie con il fisheye. 

22 novembre 2013

Le ballate eteree e sognanti dei Rue Royale in Remedies ahead

Sulla copertina del terzo album dei Rue Royale dovrebbe esserci la scritta “Maneggiare con cura” affinché chi tenta di avvicinarsi sappia di dover usare una dovuta cautela opinionistica.
Echi soul e country, romanticismo, elettrosound e anche altro in Remedies ahead, appunto nuovo lavoro del duo anglo-americano composto da Ruth e Brook Dekker.
A mio parere l'ascolto dell'album dipende molto dallo stato d'animo in cui vi trovate in quel preciso momento. Suoni puliti, voci che armonizzano bene fra loro facendo sembrare facile ciò che in realtà non lo è affatto. Tra gli strumenti usati, chitarre elettriche, piano, organo, synth e, da non dimenticare, un uso abbondante di loops (i famigerati effetti audio).
Dodici  i brani, una cavalcata tra ballate eteree e sognanti. Set out to discover è interpretata nella più radicata tradizione folk, cantata (bene) a due voci. Fanno venire in mente suoni e vocalismi che arrivano dal passato musicale americano (penso a Neil Young ad esempio), ma amalgamati con un modernissimo impasto di elettronica minimale. 

Pelù e l'arte di peggiorare (i già discutibili) brani solisti

Io amo e contemporaneamente odio Piero Pelù. Mi risulta che i testi dei brani che ha cantato coi Litfiba durante la sua lunga carriera li abbia scritti lui, e che gran parte delle idee musicali alla base di quei brani siano sue. Molti ne dubitano ma nessuno l'ha mai smentito, quindi non ho ragione di credere che non sia vero. Secondo la versione ufficiale dei fatti, quindi, il suo contributo è stato fondamentale per la Trilogia del Potere, nella quale c'è quel 17 re ampiamente considerato uno dei vertici più elevati della musica italiana di sempre. Nei suoi testi degli esordi c'è poesia, nelle sue interpretazioni in studio c'è passione, dal vivo c'è teatralità e ultimamente anche grande tecnica. Impossibile assistere ad una sua performance e non rimanerne colpiti, come testimonia il doppio disco Trilogia 1983 - 1989 live 2013 uscito qualche mese fa per Sony.

Galapaghost, l'indie-folk ha un nuovo protagonista?

Casey Chandler, di Austin (Texas), è Galapaghost: un cantautore di nuova generazione figlio della migliore tradizione folk, le cui influenze spaziano da nomi storici (Simon & Garfunkel, Neil Young) ad artisti recenti (Midlake, Espers). Il produttore Ru Catania, dell'etichetta Lady Lovely, l'ha scoperto nel 2010 grazie al singolo Never heard nothin', che all'epoca girava in rete raccogliendo sessantamila ascolti. L'incontro tra i due ha dato luogo all'album d'esordio Runnin', del 2011, e nel tour promozionale Galapaghost era accompagnato da una nostra vecchia conoscenza: Federico Puttilli dei Nadàr solo. Il sodalizio tra Galapaghost, Ru Catania e Federico Puttilli prosegue anche nel nuovo album, intitolato Dandelion, recentemente uscito per l'etichetta Lady Lovely, con distribuzione Audioglobe.

19 novembre 2013

Il ritorno di Umberto Palazzo con Il Santo niente si chiama Mare tranquillitatis

E' facile rifugiarsi nei fasti di un passato in cui si era "qualcosa" e goderne i riflessi anche nel presente. E' cercando di evitare questo fantasma che mi appresto a recensire Mare tranquillitatis (Twelve record), ultimo lavoro del Santo niente, il ventennale progetto di Umberto Palazzo (unico superstite della band iniziale) affiancato per questa ultima fatica discografica da Lorenzo Conti (chitarre), Tonino Bosco (basso) e Federico Sergente (batteria), più la presenza del sax elettrico di Sergio Pomante. 
Palazzo prosegue un percorso artistico variegato che lo ha visto alternarsi (malignamente anche il termine riciclarsi potrebbe essere adatto, ndr) in diversi ruoli, oltre a musicista in vari progetti (tra cui i primissimi Massimo Volume) è stato gestore di locali, organizzatore di concerti, dj, produttore, fonico, insegnante al conservatorio, direttore di produzione, backliner, nonchè promotore di una campagna contro la Siae a favore dei gruppi indipendenti. Come se non bastasse è un seguìto commentatore sul web, forse un po' rosicone, della scena musicale italiana e internazionale. Ha il pregio e il difetto di non tenere la bocca chiusa. 

Carlot-ta, l'artista vercellese al lavoro col produttore delle star

Oggi vi parlo di Carlot-ta, non originalissimo pseudonimo dietro cui si cela la vercellese Carlotta Sillano, classe 1990, al lavoro per il suo secondo album. Con un produttore artistico d’eccezione come Rob Ellis, artista di primo piano nel panorama musicale internazionale, collaboratore e storico batterista di Pj Harvey, di cui ha arrangiato e prodotto molti album, Ellis di recente ha lavorato anche con Anna Calvi, Placebo, Marianne Faithfull, Ute Lemper e Marlene Kuntz.

18 novembre 2013

Il meglio dei Killers in una raccolta per i dieci anni di carriera

“Questo record chiude un cerchio e ripulisce tutto, per ripartire di nuovo per nuove strade”. Questa parte della dichiarazione di Brandon Flowers, leader dei Killers, rilasciata ai microfoni di NME. Direct Hits fa il punto sul primo decennio della band di Las Vegas, che dopo un inizio new wave/electro si sono orientati più verso un synth pop da stadio. Nulla di nuovo tra il deserto del Nevada, lì dove Flowers è cresciuto annidato in una comunità mormonica. Il disco contiene 13 singoli estratti dai loro quattro album di studio precedenti più due inediti (Shot in the night e Just another girl).

A voi il nuovo disco dei Cani, l'ultimo sollazzo dei bimbiminkia

Eccomi qui a recensire il disco del (cito lui stesso) "astro nascente di quattro poveri stronzi", ovvero Glamour, seconda fatica dei Cani, progetto musicale dietro cui si cela Niccolò Contessa, uscito per la ormai non più lillipuziana 42records.
Un disco che solleticherà gli uniformi appetiti musicali di bimbiminkia che non aspettano altro che andare ad un concerto alla moda, meglio se in un locale alla moda, dove l'audio si sente poco e male: tanto che il concerto sia bello o brutto poco importa, l'importante è esserci, presenziare, scattare fotografie che poi verranno repentinamente pubblicate sui social nella speranza di un gratificante like.
Glamour scomoda una pletora di citazioni artistico-letterarie inutili e abusate e abbandona l'approccio lo-fi che aveva caratterizzato il bel Il sorprendente disco d'esordio dei cani, è sicuramente costruito con intelligenza ma non riesco a scrollarmi di dosso il pulviscolo dell'inconsistenza che mi ha ricoperto dopo diversi ascolti, giuro non carichi di pregiudizio
Non è un caso se uno degli episodi più riusciti sia proprio Non c'è niente di twee che rappresenta una sorta di ponte con il primo disco, grazie al testo amaro e al ritornello appiccicoso. 

Lo stoner in Italia ha ancora una speranza? Forse sì con i Rubbish Factory

Quindi in Italia c’è ancora chi si dedica allo stoner! Diamine che manata il disco di questi Rubbish Factory, duo tutto italico che con il suo esordio intitolato The Sun in uscita in formato CD per Modern Life (e distribuito da Audioglobe) entra di diritto nelle fila delle novità musicali da ascoltare e seguire.
I paragoni con Queens of the Stone Age e Fu Manchu sono scontati ed automatici, soprattutto se si pensa alla pulizia ed alla accuratezza con cui vengono suonati gli undici brani che compongono il disco: non c’è una sbavatura che sia una. Forse l’unica pecca è quella di aver troppo ricalcato, soprattutto per quanto riguarda gli incipit delle canzoni, i due mostri sacri californiani. Per il resto pestano senza tregua, questi Rubbish Factory. Anche nei capitoli più lenti come Wires.

Abetito galeotta - Cambi di stagione - Rec. in 10 parole

Cambi di stagione (Music force / Self distribuzione) è il secondo album degli Abetito galeotta. Nato nel 2007 durante un soggiorno ad Abetito di Montegallo (Ascoli Piceno), il gruppo cantautorale acustico degli Abetito galeotta ripropone l'essenza della canzone italiana attraverso arrangiamenti originali e strumenti melodici.

17 novembre 2013

Ottimo esordio per i The Singers, un disco da ascoltare

Non male l’album di debutto per i romani (the) Singers, in uscita il 21 novembre per Cosecomuni. Si intitola The Singers, senza osare.
Loro non sbagliano praticamente nulla e riescono persino a divertire. Inglese perfetto, tastierina dove serve e danzerecci ritornelli come insegnano i Postal Service. Fanno poche cose ma le fanno bene, come un mediano incontrista vecchio stampo. Fanno tanta legna senza rinunciare a sperimentare,come per esempio in Poncho Cho, che inizia con un parapappà molto How I Met Your Mother e termina con un lallallallà molto Get Up Kids. Azzeccatissimo l’inizio tutto rullante e bacchette di Monsters, singolo di punta dell’album. Flowers in Navona assume un’eco più spiccatamente ironica e spassionatamente celebrativa, mentre Promises we made è più riflessiva e dipinge uno senario apertamente nouvelle vague, basculando tra arpeggi veloci veloci e cori risolutori. Prendete i Death Cab for Cutie e pensateli a Trastevere, oppure immaginatevi i Bright Eyes davanti ad un cartoccio di frittura romana.

15 novembre 2013

Il canto migliore è quello degli uccelli: due domeniche all'insegna del birdwatching a Cerano

L'associazione Novara Bw organizza con il Comune di Cerano e l'associazione Asap "Il Ticino e i suoi ospiti invernali", due domeniche dedicate al birdwatching rivolte sia agli appassionati sia a coloro che si avvicinano al bw per la prima volta.
Il primo appuntamento è domenica 24 novembre, alle ore 15, nella sala Consiliare del Municipio, in piazza Crespi 11, con una conferenza illustrativa delle specie principali osservabili nel territorio a cura di Ettore Rigamonti. Saranno proiettate foto e fornite le indicazioni per la passeggiata che si terrà domenica 1 dicembre quando i volontari di Novara Bw accompagneranno, binocolo alla mano, i partecipanti in una passeggiata nei boschi del Ticino (il ritrovo è alle ore 14, in località Bagno, sempre a Cerano). Al termine della passeggiata, il Comune di Cerano offrirà agli intervenuti una calda merenda presso la Trattoria dei pescatori, sempre in zona Ticino. 

14 novembre 2013

Ecco il secondo atto della saga di Radical face, il progetto di Ben Cooper, musicista statunitense esploso grazie a uno spot

Non mi stupirei se il brano Holy Branches fosse già nelle vostre sante orecchie. Ora anche videoclip giocato tra presenze evocate dall'aldilà e ironia da Radical Face (aka Ben Cooper).
Lui è un alt-folk singer che arriva dal sud degli Stati Uniti (Jacksonville, Florida) portando con sé un “bagaglio” pieno di strumenti d'altri tempi. Ha anche una bella faccia simpatica che si presta con facilità nei suoi videoclip. Si era già fatto notare qualche anno fa con la musica della pubblicità Nikon  (Welcome Home) e per le colonne sonore di serie televisive come Private practice e Skin.

Superficie ruvida - Fratello resta libero - Rec. in 10 parole

Fratello resta libero, primo lavoro della band vicentina Superficie ruvida è un disco rap molto contaminato, vuole mandare un messaggio di lotta, e grazie a un buon sound è piacevole da ascoltare.

13 novembre 2013

La Dodicesima notte - Il venerdì dei mostri - Rec. in 10 parole

La Dodicesima notte (OverDub recordings) è un progetto nato nel 2010, le cui sonorità sono venate di noise, post grunge, stoner e shoegaze.

La nevicata dell'85 ci propongono Secolo, disco complesso ed evocativo

Coinvolgenti! e potrei terminare così... con quello che "di pancia" sto pensando dopo l'ennesimo ascolto di questo cd. Sto parlando di Secolo, nuovo lavoro del terzetto formato da Ivan Cortesi, Andrea Ardigò e Davide Marra avvero La Nevicata dell'85. 
Attivi dal 2009, i tre ragazzi di Bergamo descrivono con la loro musica quello scenario metropolitano del quale chiunque è così assuefatto nel proprio quotidiano da ridestarsi immediatamente all'ascolto delle parole di Ivan, a tratti una lettura, a tratti una denuncia, più spesso uno sfogo pieno di rancore.

Nove tracce di folk-rock acustico per Harm Wülf, il progetto solista di George Hirsch

Disco d’esordio su Deathwish per Harm Wülf, il progetto solista di George Hirsch, più noto come cantante della band punk hardcore americana Blacklisted.
Nove tracce di folk rock acustico che non possono rimandare a Death in June, Sol Invictus ed alla corrente new wave europea che spopolò negli anni ’80. Scegliendo un nome apertamente provocatorio (come provocatori furono moltissimi atteggiamenti legati alla new wave di quegli anni), George si fa fotografare di schiena seduto ad un pianoforte indossando una maschera di testa di volpe al contrario, oppure seduto sotto ad un graffito recante la scritta “home of the brave, land of the free” a fianco di una enorme bandiera americana. Il suo impegno musicale sottoforma di denuncia sociale non rimante confinato ai palchi punk-hardcore, ma trova una nuova valvola di sfogo ne controversi atteggiamenti che prendono il nome di Harm Wülf.

8 novembre 2013

Prospettive di gioia sulla luna - Il giorno dopo - Rec. in 10 parole

Il giorno dopo (OverDub recordings) è l'esordio discografico di una band attiva dal 2005, chiamata Prospettive di gioia sulla luna. I cinque componenti della band sono intenzionati ad esplorare tutte le sfumature del pop, nel senso più alto e pieno del termine.

6 novembre 2013

Oslo Tapes, l'interessante progetto che unisce Manzan, Cambuzat, Herself, Campitelli &co

Marco Campitelli è l'uomo che tiene in mano le redini di DeAmbula records, oltre a far parte dei The Marigold. Alle varie attività in cui è impegnato si è aggiunto ultimamente il progetto Oslo tapes: una band di cui egli stesso fa parte, insieme ad altri artisti che comunque militano nel giro di DeAmbula. C'è Amaury Cambuzat degli Ulan Bator, che oltre a suonare è presente anche nelle vesti di produttore, ma ci sono anche Nicola Manzan (Bologna violenta) e Gioele Valenti (Herself). Il disco è cupo e ricco di contenuti: è bene dirlo per scansare ogni equivoco sul fatto che si possa trattare di un semplice contenitore vuoto, che funga da vetrina per un'etichetta discografica.

5 novembre 2013

Il tour europeo dei Pixies ha fatto tappa a Milano - LIVE REPORT

Spiegare l'importanza storica dei Pixies è inutile: chi li conosce sa che da questa band bostoniana degli anni '80 è nato praticamente tutto. Chi non li conosce non potrà mai capire il perché di un sold out di queste proporzioni, per un concerto di musica non di massa. Mai si è vista prima di oggi una simile calca per entrare all'Alcatraz, il tempio milanese della musica rock, la cui acustica ultimamente sembra leggermente migliorata. Durante l'interminabile coda per entrare, si nota subito un dato anomalo: le lingue maggiormente parlate sono lo spagnolo e l'inglese. Il tour europeo dei Pixies non è ricco di date e c'è quindi chi arriva dall'estero. Questo è sicuramente un ottimo dato per Milano come sede di eventi culturali, oltre che un'ottima vetrina per l'Alcatraz, ma rende l'idea di come gli italiani snobbino un certo genere di eventi.

3 novembre 2013

Leo Pari - Sirèna - Rec. in 10 parole

Il cantautore romano Leo Pari presenta Sirèna, la seconda puntata della trilogia aperta con il precedente Rèsina. Anche questa volta Pari decide di registrare in presa diretta avvalendosi della collaborazione di musicisti talentuosi come Matteo Pezzolet, Cristiano “DeFa”, Roberto Angelini e Renzo” Del Boia” Fiaschetti. La produzione artistica è affidata a Daniele “Mr. Coffee” Rossi e il missaggio all'inflazionato Tommaso Colliva (Calibro 35).

2 novembre 2013

L'iperprolifico Fiumani partorisce Preso nel vortice (a pochi giorni dal trentennale di Siberia)

Ormai conosciamo bene le abitudini di Federico Fiumani: un disco ogni anno e mezzo. Poco importa che proprio in questi giorni esca anche la versione deluxe di Siberia per il trentennale. Ecco, quindi, Preso nel vortice: secondo i nostri calcoli l'album numero diciassette. Diciassette come quel disco dei Litfiba, 17 re, monumento di una new wave nostrana che all'epoca oltrepassava i confini nazionali. Inutile negarlo: i percorsi delle due band sono profondamente interconnessi e stavolta Fiumani lo ammette pubblicamente. Capiremo poi perché. Ma partiamo dal primo brano: ATM riparte da dove ci aveva lasciati il disco precedente. Tanta melodia (più del necessario), e l'ennesima storia d'amore poco convinta ed oltretutto un po' contrastata. Claudia mi dice, secondo brano, è un altro cliché del Fiumani degli ultimi anni: un nome di donna a caso, un verbo a caso, e un po' di cose già sentite, ma tutto sommato non male. Parecchio brillante l'ironia del buon Fiumani: "Con le mie amiche ermafrodite caliamo il nostro asso di cuori / Siamo tutte più o meno fans del Teatro degli orrori".

Beatrix Boulevard - Paradigma - Rec. in 10 parole

I Beatrix Boulevard sono una band milanese che ha prodotto con Walter Marchesoni Ted Jensen Paradigma un disco dal suono internazionale, al pari di tante altre produzioni d’oltreoceano ben più blasonate.

Rev Rev Rev, un interessante disco tra riverberi e psichedelia

Secondo lavoro per i modenesi Rev Rev Rev, dopo l'ep di debutto Hypnagocic visions del 2012. Le nove tracce che compongono l'album, caratterizzate da una bella omogeneità contestuale ci fanno subito capire che la band ha le idee molto chiare sulla strada che ha intrapreso. Dopo un inizio di matrice psichedelica (PS Cube), in cui trovano i loro spazi suoni onirici e ritmiche dilatate, partono infatti quelli che loro stessi definiscono "un muro di riverberi e fuzz dal quale filtrano melodie sognanti".