1 settembre 2012

Epsilon indi - Wherein we are water - Rec. in 10 parole













Dopo 13 anni di (apparente) silenzio, torna una delle band di culto del panorama alternativo italiano con un nuovo lavoro discografico Wherein we are water, attraverso il quale gli Epsilon indi ci presentano il risultato dell’esplorazione di nuovi percorsi creativi, che come sempre la band riesce a condurre mantenendo un coerente legame con i precedenti “viaggi artistici” tra dischi, colonne sonore e spettacoli teatrali. Sarà dunque più che mai interessante scoprire dove li ha condotti questa volta la loro curiosità creativa...

La recensione in 10 parole: Concettuale (ruota attorno al tema dell'acqua), notturno, sfaccettato, svariati riferimenti musicali (da Brian Eno ai The Cure passando per Rachel Unthank e Divine Comedy), cantato in inglese, riccamente arrangiato (la voce di Alessandro Bruno si intreccia meravigliosamente a pianoforte violino e archi), alternanza (tra brani lenti e veloci), romantico (ideale come colonna sonora), ricco (di tracce strumentali), gradito (come è per noi il ritorno degli Epsilon indi).
Roberto Conti



Voto: ****/


Track list:


 1 - Dawn
 2 - La fenice
 3 - Shine
 4 -Clouds and other things
 5 - Just a game
 6 - Rainy day
 7 - Unreal
 8 - Blinking hands
 9 -We were water
10 - Ocean lullaby
11 - Blurred soul
12 - The rainbow's end

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