Meccanismo estetico
(Liquido records) è il secondo album del pugliese Massimiliano Martines. Dopo
aver perfezionato la scrittura dei testi e dopo aver inasprito le proprie sonorità,
Martines è pronto con questo lavoro a consolidare la sua posizione nel
cantautorato italiano. Si parte col blues elettronico di Frutti di stagione, per poi proseguire col cantautorato rumoroso
della title track Meccanismo estetico,
in stile Ruggeri. Le chitarre acustiche infuriate, che ricordano un po' i Pan
del diavolo, nel brano Sugli alberi ci
mostrano un Massimiliano Martines decisamente incazzato col mondo che lo
circonda. Non può mancare, poi, in un album cantautorale, il confronto già
perso in partenza tra l'Italia e gli Stati Uniti, nel brano Americana. Mistress, invece, un brano un po' critico nei confronti del mondo
femminile, è una sorta di Contessa
dei giorni nostri (a parere di chi scrive, nell'album i riferimenti a Ruggeri,
probabilmente del tutto accidentali e non voluti, sono comunque molteplici). Il
brano appena citato è uno dei migliori dell'album, ed è stato presentato anche
al 45 giri film festival, che ha inserito Mistress
tra le canzoni sulle quali si son dovuti cimentare i registi in concorso. Le memorie di Adriano è un racconto di
viaggi in paesi lontani e culture diverse, mentre Frutta fresca è uno dei brani più marcatamente rock dell'album, un
urlo di dolore sull'incapacità di far fronte al cambiamento. La introspettiva Maglietta ci trasmette ricordi
dell'estate 2009, mentre Quante quante
quante quante è un brano metafisico in stile Battiato con ottimi inserti
elettronici, sempre molto curati e mai approssimativi o minimali (al contrario
della moda dilagante di molti artisti emergenti). La chiusura dell'album è affidata
al brano Il mio universo, una ballata
sulla necessità di trasmettere il proprio mondo interiore con bambinesca
semplicità. L'album di Martines è un lavoro molto curato sotto il punto di
vista delle sonorità e dei testi, e mostra una grande capacità di mantenersi in
equilibrio tra l'attenta osservazione del mondo circostante e l'urgenza di
comunicare il proprio vissuto. Marco Maresca
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