12 settembre 2012

Groupies e rock Anni Sessanta nel fumetto di una novarese


Sarà presentato ufficialmente alla fiera di Lucca “Comics and games” di inizio novembre il nuovo fumetto di Veronica Carratello, in arte Veci, ma un’anteprima sarà disponibile già questa domenica, 16 settembre, alla manifestazione “Cartoon&books” che si svolgerà negli spazi della parrocchia di San Rocco in via Gibellini, nel pomeriggio di domenica (a partire dalle 16.30). Lei è una giovanissima e promettente disegnatrice novarese, il suo fumetto si chiama “Fat bottomed girls” e racconta la storia di tre anziane amiche, groupies negli Anni Sessanta, che dopo essersi perse di vista ed aver intrapreso percorsi di vita assai diversi si ritrovano vivendo i fasti di un tempo.

Come è nata l’idea di questo fumetto? Nel 2009 mi trovavo a un concerto di Bob Dylan e mi sono imbattuta in una signora molto attempata che partecipava con foga al live, è stata lei a darmi lo spunto per la sceneggiatura. Dopo qualche tempo ho incontrato qui a Novara una ulteriore signora a cui ho parlato dell’idea, lei stupefatta l’ha trovata molto simile alla sua esperienza personale, così ha deciso di darmi ulteriori spunti per proseguire nel lavoro. Il fumetto racconta quindi l’esperienza di tre attempate groupies che si rincontrano e cercano di ricostruire e rivivere la loro vita da adolescenti: una di loro ha mantenuto lo spirito libertino di un tempo, la seconda incarna lo stereotipo della tipica nonnina, mentre la terza ha abbandonato palchi e camerini per prendere i voti. Nella storia sono presenti anche diversi personaggi del mondo della musica, come Bob Dylan, David Bowie, i Beatles, i Rolling Stones, gli Who, in questo modo viene anche ripercorsa la storia della musica, con particolare riferimento agli Anni Sessanta; fa parte del “cast” anche Cynthia Plaster Caster forse la più nota groupie americana.

Come mai una ragazza così giovane (Veronica ha appena 24 anni, ndr) ha deciso di dedicare un fumetto al rock Anni Sessanta? Sono molto appassionata di musica, in particolare di quel periodo ed è per questo che ho deciso di unire le mie due passioni.
Parlando di passioni, dove nasce la tua abilità nel fumetto? Da piccola non li leggevo gran che, ma sono sempre stata appassionata di storie e racconti. Dopo le superiori ho iniziato ad approfondire e ho frequentato la Scuola internazionale di Comics di Torino. Pian piano sono arrivate diverse collaborazioni, sempre più importanti, alcuni concorsi vinti e l’illustrazione di un libro “Il mondo di Bagigio”. Una mia storia uscirà, inoltre, in un’antologia nel 2013 in seguito alla vittoria del concorso “Comic battle”.  “Fat bottomed girls” è il mio primo libro, una produzione piuttosto impegnativa di 120 pagine.
Il libro sarà realizzato in autoproduzione, come mai questa scelta? Nell’ambito del fumetto, a differenza di quanto avviene per la letteratura, l’autoproduzione è una strada piuttosto fruttuosa. Sono numerosi gli esempi a riguardo… Per quanto mi riguarda ho alcuni contatti con case editrici di settore e se ci sarà interesse per il progetto potrebbero rilanciarlo su vasta scala.

Nel fumetto sono inseriti anche diversi personaggi novaresi, puoi dirci di più? In effetti è così, alcuni personaggi più o meno importanti sono stati disegnati nelle strisce, si passa da amici e conoscenti fino a personaggi più noti dei quali tuttavia non voglio svelare l’esatta identità, starà al lettore cercare di scovarli…
Nel fumetto ci sono anche io, in qualità di sfortunata spettatrice dei concerti, ma anche in questo caso voglio lasciare un po’ di suspence a chi leggerà.
Il fumetto avrà anche una componente di beneficienza, confermi? Sì, domenica, in particolare, i fumetti e tutta la manifestazione andranno ad aiutare l’associazione di volontariato La Logica del Cuore.

E’ difficile ritagliarsi uno spazio nel mondo del fumetto? Soprattutto in Italia le difficoltà sono tante ed è per pochi il privilegio di riuscire a vivere disegnando. Per quanto mi riguarda tengo vivo il motto “se puoi sognarlo puoi farlo” che era di Walt Disney. Per ora mi sono tolta diverse soddisfazioni, ma la strada da percorrere è ancora tanta. Spero, in proposito, che il nuovo fumetto possa essere una rampa di lancio significativa. Già il fatto di poterlo presentare a Lucca per me è un grande motivo di orgoglio.
 
Roberto Conti







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