A quattro anni di distanza dall’elettronico (e deludente) Intimacy e dopo un breve distacco,
tornano i Bloc Party col loro
indie-rock di tendenza. Quarto album per Kele Okereke e soci – intitolato proprio Four per l’occasione – che si rispecchia
in un calderone di suoni e umori. Dal post-punk (Octopus e V.A.L.I.S.) ai
suoni noise e stoner che rinnovano il loro sound (3x3, Kettling, Coliseum e We are not good people) il quartetto britannico ritrova un po’ di
confidenza dopo il buio totale, anche se il loro tentativo di unire il loro
post-punk anfetaminico alle sfuriate metal non convincono fino in fondo.
La recensione in 10 parole:
umorale, spiazzante (per i suoni), alternanza tra un passato folgorante
(Team A) e un presente rischioso (Kettling), crisi d’identità, limbico, mutevole, sfaccettato.
Marco Pagliari
Voto: **
Tracklist:
1.
So He
Begins To Lie
2.
3X3
3.
Octopus
4.
Real
Talk
5.
Kettling
6.
Day 4
7.
Coliseum
8.
V.A.L.I.S.
9.
Team A
10.
Truth
11.
The
Healing
12.
We’re
Not Good People
13.
Mean
14. Lead Skeleton
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