3 settembre 2012

Il ritorno dei Darkness - Rec in 10 parole













Dopo sette anni di purgatorio, causa disintossicazione da coca per il frontman Justin Hawkins e conseguente scioglimento della band, tornano i Darkness con Hot cakes. Un ritorno degno di Permission to land.
Hot cakes è marchiato da potenti riff chitarristici in stile anni ’70 in cui la band inglese ritrova uno smalto sorprendente che sembrava essersi ormai assopito. Nulla di nuovo all’orrizzonte, ma i riff power in stile glam con tanto di Ac/Dc (Every inch of you, Everybody have a good time, With a woman) e gli anthem epici alla Queen (Living each day blind, Forbidden love) lo rendono un disco immediato, energico e divertente.  Da segnalare la presenza della cover dei Radiohead Street Spirit reinterpretata in una cavalcata metal alla maniera degli Iron Maiden. Di certo l’originalità non è il loro tratto distintivo, ma con Hot cakes i Darkness atto II riescono a trasmettere tutto il loro furore.

La recensione in 10 parole: hard rock, retrò, riff da guitar hero, non propriamente originale, godibile, energico, epici, immediato, travolgente, sfacciato.
Marco Pagliari


Voto: ***/

Track list:


1. Every Inch Of You
2. Nothin’ Gonna Stop Us
3. With A Woman
4. Keep Me Hangin’ On
5. Living Each Day Blind
6. Everybody Have A Good Time
7. She Just A Girl Eddie
8. Forbidden Love
9. Concrete
10. Street Spirit (Fade Out)
11. Love Is Not The Answer

Nessun commento:

Posta un commento