16 gennaio 2013

Sacri cuori - Lido - Rec. in dieci parole
















Dopo gli apprezzamenti nel primo album d’esordio Rosario, passato il periodo delle festività, i Sacri cuori ci regalano l'ep Lido. Quattro canzoni in cui atmosfere western, tex-mex e bluesy si mescolano all’interno di un sound che prende un po’ dai Los Lobos, un po’ da Ry Cooder e – perché no? – anche da Morricone. Quattro piccole opere d’arte che congiungono lo Romagna (terra d’origine dei nostri) ai deserti Mariachi, registrate con la presenza di ospiti di eccezione: c’è David Hidalgo, leader dei Los Lobos, il chitarrista Marc Ribot (Tom Waits) e il mini cammeo di Hugo Race che mette una calda voce narrativa in Bar Atlantis – Land of thousand: “Sto guardando lo scioglimento del ghiaccio / nella desolazione balcana del Bar Atlantis”. Quando il sound del deserto incontra quello dell’appennino.

Recensione in dieci parole: western e tarantiniano (Lido), profondo, e bluesy (Steamer). Atmosfere “on the road” e profumo di deserto: sconfinato. Marco Pagliari

Voto: ***/

Tacklist:

  1. Lido
  2. Steamer
  3. Teresita
  4. Bar Atlantis – Land of thousand

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