Dopo gli apprezzamenti nel primo album d’esordio Rosario,
passato il periodo delle festività, i Sacri cuori ci regalano l'ep Lido.
Quattro canzoni in cui atmosfere western, tex-mex e bluesy si mescolano
all’interno di un sound che prende un po’ dai Los Lobos, un po’ da Ry Cooder e
– perché no? – anche da Morricone. Quattro piccole opere d’arte che congiungono
lo Romagna (terra d’origine dei nostri) ai deserti Mariachi, registrate con la
presenza di ospiti di eccezione: c’è David Hidalgo, leader dei Los Lobos, il
chitarrista Marc Ribot (Tom Waits) e il mini cammeo di Hugo Race che mette una
calda voce narrativa in Bar Atlantis – Land of thousand: “Sto guardando lo
scioglimento del ghiaccio / nella desolazione balcana del Bar Atlantis”. Quando
il sound del deserto incontra quello dell’appennino.
Recensione in dieci parole: western e tarantiniano (Lido),
profondo, e bluesy (Steamer). Atmosfere “on the road” e profumo di deserto:
sconfinato. Marco Pagliari
Voto: ***/
Tacklist:
- Lido
- Steamer
- Teresita
- Bar Atlantis –
Land of thousand
Nessun commento:
Posta un commento