17 gennaio 2013

Le ritmiche primitive degli Hardcore tamburo


Sick tamburo e Hardcore tamburo hanno ovviamente molto in comune. A partire da Gian Maria Accusani, passando poi per l'etichetta La Tempesta dischi, e poi per La canzone del rumore, brano già presente nell'album A.I.U.T.O. della band di Accusani ed Elisabetta Imelio. Kleiner Mann è un album che riprende (pari pari) le elettroniche claustrofobiche e ossessive dei primi due album dei Sick tamburo e le dà in pasto ad un collettivo di percussionisti che battono ripetutamente su un bidone di metallo. L'effetto potrebbe essere molto arcaico, tribale, quasi da danza sacra intorno al fuoco, se non fosse per l'effetto secco e metallico delle percussioni registrate nel disco. Ne risulta quindi l'opposto: un progetto che sa di industrial ed anche un po' di futurismo. Un sound "primitivo industriale", com'è stato definito dallo stesso collettivo di artisti. Il numero di componenti del progetto varia in base alle situazioni. Alcuni sono batteristi, anche importanti, della musica indipendente italiana, ma i loro volti e nomi non sono stati resi noti: ognuno di essi è riconoscibile soltanto da un numero identificativo (un po' come i componenti degli Slipknot).
La voce di Accusani, rielaborata, intrisa di eco e mantenuta a livello basso nel mix, è un filo che unisce i brani. Qualche traccia è cantata in inglese, altre in tedesco, altre in italiano. Il cantato esce fuori dal mix verso metà album, nel già conosciuto brano La canzone del rumore, che come già accadeva in A.I.U.T.O. dei Sick tamburo, anche qui funge da chiave di lettura del disco e del progetto. Ad eccezione di On the road again, che va a pescare da un'idea forse un po' troppo "british" della musica elettronica, gli altri brani sono tutti molto validi, in particolare Move and fight, per la quale è stato realizzato anche un videoclip, e Kleinen mann. Interessante anche Di sangue e di sudore, traccia che si distacca un po' dalle altre e che potrebbe tranquillamente essere un brano dei Sick tamburo se non fosse per il livello acustico della voce, mantenuto basso, e per i ritmi percussivi potenti, secchi, devastanti. Un brano complessivamente vivace e solare rispetto alle atmosfere cupe che pervadono l'album.
Tachicardia, claustrofobia, ansia, fisicità, adrenalina da animali primitivi e nevrosi tipiche dell'uomo moderno si fondono sapientemente in un album che apre il 2013 nel migliore dei modi. Ormai, nonostante le maschere, si sa con chi abbiamo a che fare: mai sottovalutare Gian Maria Accusani. Marco Maresca

Tracklist:
1. Full of you
2. Gute nacht
3. Cry
4. Move and fight
5. La canzone del rumore
6. On the road again
7. Kleinen mann
8. Di sangue e di sudore
9. HCT single

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