5 aprile 2012

Ascolti emergenti: Albedo, Senza fissa dimoira, Delsaceleste


Albedo - A casa ****
Davvero emozionante questo ultimo lavoro degli Albedo. Se Il Male, prima prova discografica della band, mi era piaciuto molto, questo secondo disco, dal titolo più rassicurante A casa (Inconsapevole record), altrettanto.
Scaricabile dal sito della label, è un album pop-rock di suggestione: parla di amore in maniera molto intimista, a differenza del precedente album più improntato sui temi sociali. I testi sono più onirici, più lacerati, più emozionanti. Difficile dire quale sia la traccia migliore. Difficile anche paragonarli a qualsiasi altra band (qualcuno li accosta ai Verdena di Solo un grande sasso) visto hanno dimostrato di avere personalità da vendre.
A casa è un album davvero ben suonato, spazia da sonorità cantautorali fino a pezzi più duri, che dimenticano il mood romantico che contraddistingue molte canzoni, come in La musica è una merda. Marco Colombo



Senza fissa dimoira - La tragedia del dolce ***
I Senza fissa dimoira nascono nel 2007 con la line up formata dal cantante Andrea Canonico e dal chitarrista Nicholas Diana. Nel 2009 entrano a far parte della band anche Emilio Bova al basso e Damiano di Marco alla batteria. Il loro disco di esordio, dal titolo La tragedia del dolce, prodotto dalla Red Birds, con distribuzione Audioglobe, è un lavoro molto originale che risente sicuramente delle influenze progressive di Diaframma e Massimo Volume, ma che mantiene comunque una certa sua originalità. Anche i testi raccontano sia storie di vita vissuta che oniriche immagini. Tra i miei brani preferiti Desideranno Moira, Livio e Resti. m.c.





Delsaceleste - La fabbrica dei ricordi ***
Marco Del Santo, in arte Delsaleceleste, ci presenta questa sua ultima fatica dal titolo La fabbrica dei ricordi. E’ quasi un concept album nel quale il protagonista invita la persona amata ad un viaggio attraverso le stanze dei propri ricordi. Sonorità squisitamente pop, raffinate, la voce cristallina di Marco ci racconta amori, sguardi, incanti e silenzi. Il tutto con una coerenza della quale va dato merito all'autore milanese che si cela dietro il progetto Delsaceleste.
Il disco è caratterizzato da un cantautorato pop con qualche puntatina nel prog-rock, è godibilissimo e lo ritengo un ascolto adatto ad un viaggio in treno, per raggiungere una spiaggia al mare, sulla quale possano riaffiorare anche i ricordi di chi ascolta, rievocati dalle dolci note del disco.Tra le mie tracce preferite La fabbrica dei ricordi e la Stanza dei silenzi. m.c.

Nessun commento:

Posta un commento