21 marzo 2013

Venua - Blah, blah, blah - Rec. in 10 parole















Da Busacaglione ai Black Keys, Blah, blah, blah è il secondo album dei bergamaschi Venua. Uscito il 12 di febbraio, a due anni e mezzo di distanza dall’esordio (da noi recensito) Gli abitudinari, è stato registrato interamente in analogico con la produzione di Marco Fasolo (Jennifer Gentle).

Recensione in 10 parole: analogico (perché suonato interamente con questa tecnica), sixties and seventies (perché attinge a piene mani da quel fantastico periodo storico), raffinato (perché alterna momenti molto divertenti a momenti più romantici), rock-soul (come nella azzeccata Alice), diretto (perché i testi sono semplici e diretti), vintage (perché ricorda i suoni di anni passati), ballabile (come in Nuova Amsterdam), sinfonico (nel brano A presto della durata di sei minuti si assapora il gusto dello strumentale), onesto (perché i Venua riescono a fare un lavoro originale e bello anche ripescando cose già sentite) ed infine folk (perché alla fine quello che mi rimane più in testa dei Venua è proprio questo mood). Marco Colombo

Voto: ***

Tracklist:
  1.  Lei dice “ormai”
  2. 9 Settembre
  3. Se vuoi, devi
  4. Bang
  5. Alice
  6. Via Tetrarca
  7. Sunday
  8. Aprile dolce dormire
  9. Nuova Amsterdam
  10. A presto…



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