13 ottobre 2012

Xabier Iriondo - Irrintzi - Rec in 10 parole















Primo album realizzato in completa autonomia per lo storico chitarrista degli Afterhours Xabier Iriondo. Dopo svariate collaborazioni arriva Irrintzi, un disco che definire bizzarro è riduttivo. E’ un lavoro al 100% sperimentale in cui suoni e rumori si alternano nel susseguirsi delle tracce: tra fusion, jazz e noise "pazzoide" (passatemi il termine) si assiste ad un contesto esplorativo che lascia alquanto spiazzati al primo ascolto.
Tra sonorità moleste (Elektraren arreskua), recitazioni di teatro d’avanguardia (Gernika eta bermeo, Preferirei piuttosto gente per bene che gente per male) e cover altrui totalmente stravolte (Reason to believe, Cold turkey), Irriondo realizza un piccolo Metal Machine Music degli anni 2000. Un album che facilmente sarà catalogato come “inascoltabile” e che verrà apprezzato solo da quei (rari) fan della musica di avanguardia totale.

Recensione in dieci parole: avanguardistico, bizzarro, rumoristico, spiazzante, eclettico, esplorativo: (molto) difficilmente ascoltabile e poco “Afterhours”.
Marco Pagliari

Voto: **/

Tracklist:
1. Elektraren Aurreskua
2.
Irrintzi
3. Il Cielo Sfondato
4. Gernika Eta Bermeo
5. Reason To Believe
6.
Preferirei Piuttosto Gente Per Bene Gente Per Male
7. The Hammer
8. Itziar En Semea
9. Cold Turkey

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