Con Boris prosegue la tradizione del cantautorato italiano dell'ultimo decennio, un po' sopravvalutato un po' tacciato di un "fenomenismo" di cui comprendere l'esatta portata. Dopo artisti come Dente e Brunori, tocca a lui seguire la linea tracciata dai "nuovi" cantori. Nel suo ep d’esordio Per pura comodità Boris sceglie quattro che attingono però anche al decennio precedente, guardando con attenzione alle lezioni di Bersani e di Niccolò Fabi. Canzoni sospese
tra il fiabesco (Ezechiele), l’immaginario (Marzapane) e il quotidiano
(Per pura comodità) accompagnate da deliziose sonorità pop. Boris non inventa
alcunché di nuovo, ma Per pura comodità va giudicato un convincente punto di
partenza.
Recensione in 10 parole: sobrio, fiabesco, malinconico,
immaginario, cantautorale, minimalista: riassume il pop cantautorale nostrano
delle ultime due decadi.
Marco Pagliari
Voto: ***
Tracklist:
11) Temporali
estivi
22) Per
pura comodità
33) Ezechiele
4) Marzapane
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