Un altro me
(Materiali musicali / Self distribuzione) è il terzo album degli EQU, ed è una
sorta di nuovo inizio. L'album d'esordio del 2006, Equ, ed il successivo Liquido
si attestavano su un genere pop/rock. Questo nuovo lavoro, invece, è qualcosa
che sa un po' di anacronistico ma interessante: un concept album. Con una sorta
di evoluzione del personaggio protagonista, come poteva esserci nell'album Storia di un impiegato di De André o in The wall dei Pink Floyd, per scomodare
nomi veramente grossi. Gli EQU tentano quella stessa strada ma in maniera molto
più scanzonata, musicalmente, anche se i testi si dimostrano davvero notevoli,
con una gran ricchezza e precisione nell'uso dei vocaboli, e spesso anche
nell'uso di giochi di parole. E' così che il protagonista, un barista con una
vita abbastanza monotona e ripetitiva, un bel giorno a causa di un evento
esterno (ma anche interiore se riusciamo a cogliere bene ciò che emerge sia
dalle parole che dalla musica) decide di smetterla col suo lavoro e dopo lo
smarrimento iniziale decide di tornare al suo passato di pittore ritrattista.
La musica, la voce, l'utilizzo delle parole, contribuiscono a delineare il
personaggio e le situazioni: all'inizio del secondo brano, L'inventario, per esempio, una voce monotona declama una cantilena
nella quale i versi progrediscono in ordine alfabetico. La presa di coscienza,
invece, procede per progressivi cambi di tonalità, come nel finale del brano Un altro me, probabilmente il più
rappresentativo dell'album. Le gocce che cadono nel brano Goccia vengono rese musicalmente tramite una specie di filastrocca
dalla ritmica ben scandita. Tutti questi espedienti rendono estremamente
visuale il concept album degli EQU. Si può dire che è un lavoro quasi teatrale,
ed è infatti in questa veste che verrà proposto dal vivo: un'interazione tra la
musica molto visiva degli EQU e la recitazione affidata all'attrice e regista
Selene Gandini. L'album, in sé, richiede però una grande attenzione da parte
dell'ascoltatore, per poter essere fruito al massimo. E questa scarsa
immediatezza probabilmente farà sì che la giusta dimensione degli EQU si possa
trovare proprio nello spettacolo dal vivo che la band ha preparato, piuttosto
che sul lavoro in studio. In sintesi, gli EQU hanno fatto la stessa scelta del
loro barista che diventa ritrattista: abbandonare la strada scelta per comodità
e seguire quella dettata dalle proprie esigenze interiori, consapevoli di
andare incontro al "difetto" (che poi è proprio la parola chiave, il
"concept" di tutto il concept album).
Marco Maresca
Tracklist:
1. Il solito
3. Vita da bar
4. Un altro me
5. Verso casa
6. Il difetto
7. Il ritrattista
9. Il quadro rosso
10. Eccetera eccetera
11. Goccia
12. Ad un tratto
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