16 dicembre 2012

Le pistole alla tempia - La guerra degli elefanti


Uscito lo scorso 30 novembre, il nuovo album di Le pistole alla tempia La guerra degli elefanti propone un hard-rock di ottima fattura alternato a ballate, world music ed influenze reggae, sonorità che fanno da da colonna sonora a tematiche forti e oserei dire anche filosofiche, come la rabbia contro le guerre e i potenti. L'ardua riflessione sui più forti che soggiogano i deboli di turno e la loro dignità viene esemplificata nel proverbio africano “quando gli elefanti combattono è sempre l'erba a rimanere schiacciata”.
Il primo brano di immediato impatto è proprio La guerra degli elefanti che non lascia respirare fino alla fine. Insieme e basta è una ballata quasi sussurrata. Il brano Ealù alterna una prima parte reggaeggiante ad una seconda rock per poi tornare sulle sonorità iniziali. Tra gli altri brani segnalo Sylvia, con belle sonorità rock in crescendo: nonostante non vi siano accenni espliciti, la canzone è un tributo alla poetessa americana Sylvia Plath che si è suicidata a Londra nel 1963.
In Cesare a parlare è Alberto Torregiani, ferito gravemente durante una rapina (non può più
muovere le gambe) nella quale perse anche il padre: grida tutta la sua rabbia contro Cesare Battisti, rifugiato in un Paese, il Brasile, (dove vive libero) che ne ha negato l'estradizione in Italia.
La chiusura dell'album è Nazione sleale, una ballata delicatissima che innesca la riflessione riguardo alle guerre combattute dai giovani italiani che scelgono di partire sì per servire la patria, ma anche per l'ottima retribuzione che offre la carriera militare; quando un ragazzo torna chiuso in una bara, accolto dalle solite facce di rappresentanza, fa tutto più schifo, la canzone stigmatizza alla perfezione questa scena vista molte, troppe volte.
Nel complesso il disco risulta ben suonato ed interpretato. Le "pistole" riescono a trasmettere tutta la rabbia e la genuinità che li contraddistingue. Il cantante, inoltre, ha una voce che emoziona e coinvolge senza troppe difficoltà. Alessandra Terrone

Nessun commento:

Posta un commento