A volte capita di ascoltare un
album e non riuscire proprio a digerirlo. Di trovarlo pesante, indigesto,
artefatto, finto, malsano. E forse è proprio questo il risultato che Frankie
Magellano vuole ottenere con il suo secondo disco, Adulterio e porcherie, recentemente uscito per Muki edizioni e
distribuito da Venus / The orchard. Dietro la pelle biancastra di Frankie
Magellano, forte bevitore, fumatore, tossitore, mangiatore di cibi mai sani,
c'è Matteo Morgotti, postino di Correggio, classe 1971. E' proprio sulla scena
di Correggio che l'album è nato. Registrato presso gli studi Dudemusic, i
vecchi studi di Luciano Ligabue, Adulterio
e porcherie è una produzione firmata Stefano Riccò e Luca Galloni, i quali
si sono occupati anche della registrazione e del mixaggio. Gli undici brani dell'istrionico
cantastorie emiliano parlano di carne, di pelle votata all'adulterio, terreno
fertile per le porcherie di menti pulite e sgombre di serenità e piene di
deficienza. Ma la porcheria è anche interna, è una sporcizia che pervade
l'individuo e lo fa vivere nel timore di rimanere per sempre scontento e
insoddisfatto. Le storie di adulterio narrate da Frankie Magellano risentono di
quel circuito underground dell'Emilia Romagna nel quale si è sviluppato anche
il percorso artistico di Vinicio Capossela. L'attitudine da cantastorie
alcolico è la stessa, infatti, ma per cercare di rendersi efficace, Frankie
Magellano sembra cercare costantemente i ritmi serrati, il cantato istrionico e
teatrale, la goliardia. Un percorso musicale che sicuramente diverte e compiace
il cantante e i suoi strumentisti, molto meno l'ascoltatore, il quale vorrebbe
concentrarsi sul messaggio dei testi e delle musiche e deve invece adattarsi a
ritmi molto più idonei al teatro che alla musica. Il melodramma, il grottesco, sono
sempre alle porte, in un contesto da avan-teatro che poco ha a che fare con le
esigenze del mercato musicale. Anche la produzione non ci mette niente di suo: il
disco mostra le classiche sonorità di quell'Emilia musicale che ha dato i
natali a Ligabue, e da quel contesto sonoro non esce mai. Fa il verso alla
world music, al folk, ma in modo beffardo e fastidioso. Rimane da capire se chi
ha investito soldi e tempo su questo lavoro discografico ci ha creduto
veramente. Probabilmente, però, dal vivo il Piccolo teatro mobile schifoso
(questo il nome dello show che Frankie Magellano porta in giro per l'Italia) funziona
bene, come testimoniato dal gran numero di date, culminate poi nella partecipazione
agli MTV days di giugno, a Torino. Ma forse la sensazione di fastidio provata
durante l'ascolto di Adulterio e
porcherie sta a significare che Frankie Magellano ha compiuto positivamente
la sua missione di adultero musicale. Marco Maresca
Tracklist:
1. Djievuska incintissima
2. La gravidanza sicura
3. La favola del pasticciere
4. Il tramonto della rana
pescatrice
5. La zanzara
6. La delicatezza dell'inganno
7. Il taccuino del sagrestano
8. Arnaldo Pininfarina
9. La retrocessione del
Giulianova
10. Cane palustre
11. Amore mio fallimentare
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