2 aprile 2016

Giovanni Truppi, ecco il terzo disco del cantautore napoletano

Giovanni è un pazzo... E' uno di quei pazzi a cui ti affezioni dopo 30 secondi di canzone. Giovanni è sincero. Ti racconta delle storie come se fossi un amico seduto con lui su una panchina con una birra scadente in mano, poco conta come sia la birra, contano le parole e i pensieri che lui ha da condividere.
Questo suo terzo album (omonimo e pubblicato da Woodworm) si sviluppa su dieci tracce posizionate intelligentemente: l'ascoltatore viene piacevolmente investito da valanghe di parole e discorsi che, ad un primo ascolto, sono quasi difficili da seguire, ma poi via via si contestualizzano e ci si accorge che posizione migliore non potevano trovare. Il disco possiede  melodie orecchiabili e scorrevoli, ma sempre accurate, come Superman, Lettera a Papa Francesco e momenti di diversificazione e consapevolezza ritmica come I Pirati e Alieno!
Ci si smarrisce con Conversazione con Marco sui destini dell'umanità, ci si rilassa l'orecchio con Il pilota è vivo, per arrivare ad annuire sorridendo con Hai messo in cinta una scema. Il cerchio si chiude con due profondi esami di coscienza (Tutto l'universo ed Eva) che sanno sia di amaro sia di dolce. Quel retrogusto che ti lasciano i ricordi e i pensieri quando te li racconti in totale solitudine.
I suoni sono molto caldi, le batterie hanno sonorità piene che si amalgamano alle chitarre pulite, al piano e a cenni di elettronica. L'utilizzo della voce è ottimale: cade esattamente dove l'orecchio desidera, modellata dall'intesità del racconto.
Due sono gli elementi di maggior peso che si colgono nel disco: il ritmo e l'ironia. Difficile scegliere quale debba stare al primo posto. Con il ritmo Truppi cattura l'orecchio, con l'ironia fa riflettere e sorridere, ma mai banalmente.
Se lo guardate con occhi italiani vi verrà subito in mente Rino Gaetano, ascoltatelo... c'è molto di più. Ho paura che Giovanni faccia parte di quella schiera di musicisti che spacca gli ascoltatori in due fazioni nette: chi lo ama/chi lo odia. Una cosa è certa: Stai andando bene Giovanni...

Lorenzo Stangalini

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