30 giugno 2013

Fine Before You Came spuntati e molto lontani dalle origini

Non avrei mai dovuto recensire l’ultimo disco dei Fine Before You Came, Come fare a non tornare. Sì, perché io sono rimasto alle compilation Epitaph ed al loro Cultivation of Ease strillato nei Centri Sociali e prodotto su Cd con un bel colore giallo ocra in copertina, allo split coi Mrs. Fletcher, al loro Fantacalcio, ai tantissimi gruppi paralleli come A Sight for sore Eyes e Verme, alle e-mail alle quali ancora rispondevano, alle cover live di Colpa d’Alfredo seguite dalle polemiche, alle birre in Università che tanto ce le siamo bevute tutti, alle loro magliette verdi con Bush che si ingollava la polpetta in conferenza stampa, alle polemiche sulle fanzines tipo “we were fine before fine before you came came”.Per me l’ultimo loro disco è lo split coi Mrs. Fletcher, non rompetemi i coglioni. Se dovessi recensirlo non ci riuscirei, perché francamente non me lo ricordo. Ricordo solo che suonavano forte e suonavano per Heartfelt, e che ai concerti di altri gruppi incontravo Iacopo ed esultavamo assieme, come a vedere gli Scena. Ricordo che erano uno dei miei gruppi preferiti, ed all’epoca non era un fatto così scontato.Se volete ascoltarvi l’ultimo dei Fine Before You Came ascoltatevelo. È innovativo ed  istigatorio, cantato in un italiano ahimè stupendo. Niente cori a ‘sto giro, solo riflessioni, timori permanenti e cocci di bottiglie fra i denti. Comunque non mi diverte e non mi piace. Ascoltatevi i FBYC che suonavano con gli As A Commodore a concerti dove spadroneggiavano le magliette degli At The Drive-In, che venivano ascoltati da gente che i pantaloni stretti li calzava sin dai tempi delle mille birrette in Dauntaun, in via Watteau 7 a Milano. Formato Cd e vinile, quest'ultimo per fortuna in uscita solamente su Legno, etichetta gestita direttamente dai ragazzi dei FBYC.Perchè Come fare a non tornare è bello ma solo per chi ha iniziato ad ascoltare i FBYC da poco,  per i preppies che si scaricano i dischi dal sito de La Tempesta e girano nei chiringuito con le Espadrillas pensando di essere nel giusto solo perché La Tempesta produce assiduamente Aucan, Pan del Diavolo e Maria Antonietta. Mi son distratto un attimo? Andrea Vecchio

2 commenti:

  1. quindi ti sei perso i due loro capolavori precedenti "sfortuna" e "ormai"... too bad bro

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  2. in altre parole te li stra consiglio ;)

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