15 febbraio 2017

L'alienazione di Moby & The void pacific choir nel nuovo album These systems are failing

Inizio con una considerazione in prima persona perché questa uscita discografica tocca il mio vissuto personale. A distanza di anni, dell'immaginario musicale relativo agli anni '90 mi rimangono molte cose. Dal punto di vista davvero formativo, solo pochissime (ma estremamente ben definite) sono quelle opere che mi sono rimaste così impresse da aver poi condizionato gli ascolti successivi. Si contano sulle dita di una mano. Una di queste è stata sicuramente Animal rights di Moby, album uscito nell'autunno del 1996.
Uno stile unico, con tendenze anarcoidi, capace di incorporare in un'estetica punk i chitarroni distorti degli anni '90 (quanto mi mancano!), la musica elettronica, le urla di disperazione, in un'epoca in cui era ritenuta impossibile una commistione di elementi così diversi. Tanto che Moby è ricordato non per quel disco ma per i successivi Play e 18, album che l'hanno lanciato nel mainstream ma distrutto come uomo. Ma un album sincero e feroce come Animal rights si è radicato nel profondo della disperazione da cameretta dei giovani dell'epoca che l'hanno ascoltato e vissuto e che ora vivono in un mondo al quale non sentono di appartenere. E quindi a nulla vale un album perfetto come Innocents del 2013. Perfetto davvero, in ogni sua singola traccia. Ottima sintesi di quella scena elettronica che Moby stesso aveva contribuito a creare prima di venirne fagocitato e distrutto. Non serve a niente un album perfetto se è sterile. Se non porta in sé quell'ardore capace di risvegliare gli animi e le coscienze. E infatti è stato totalmente ignorato come la maggior parte della discografia dell'artista (la restante parte è stata invece sovraesposta). Quindi è stato assoluto e vivo, in me, lo stupore nell'ascolto dell'ultimo (finora!) lavoro discografico del controverso artista newyorkese, intitolato These systems are failing. L'album è accreditato non solo a Moby, ma ad un collettivo chiamato The void pacific choir. Il nome è un riferimento ad una frase di D. H. Lawrence, nella quale la contemplazione del vuoto del Pacifico è un modo per perdersi nella propria indolenza ed alienarsi da ciò che c'è intorno. Moby abbandona quanto fatto finora e va a chiudere il cerchio: questo nuovo lavoro potrebbe essere, inaspettatamente, una "seconda parte" di Animal rights. E mentre Animal rights era un disco palesemente inquadrabile negli anni '90 (pur differenziandosi da tutto ciò che circolava all'epoca), These systems are failing è un album completamente anni '10. I suoni sono quelli nuovi, quelli giusti. Eppure non si confonde col piattume che c'è intorno. Svetta. Vola in alto. Pur toccando nelle viscere come sa fare Moby. Tempi accelerati, tonalità sognanti e non malinconiche anche quando c'è da esprimere il dolore: una contraddizione solo apparente dal momento che viviamo in un mondo che funziona al contrario. Riferimenti agli anni '80. Al punk. Alla new wave. Ai Joy division. Break.doubt è allucinata e mostruosa in tal senso, mentre I wait for you porta con sé una disperazione tale che sembra di ascoltare Ian Curtis che canta Isolation. L'unica traccia rassicurante, in cui Moby fa ciò per cui lo conosciamo, è Don't leave me. Perché per il resto l'impatto è fortissimo e totalmente nuovo, partendo dall'iniziale Hey! Hey! e proseguendo con Are you lost in the world like me?, che sintetizza un po' la poetica di tutto l'album (azzeccatissima la digressione di sintetizzatore, in stile Ultravox, nel lancio del ritornello). Perché per il resto Moby pesca da tutti i capitoli più dolorosamente sinceri degli anni di formazione di quelli della sua età: dai New order in The light is clear in my eyes, agli Ultravox in A simple love, ai Sonic youth in And it hurts. Poi l'album finirebbe qui, e avrebbe un suo senso e una sua completezza, ma Moby esagera e tira fuori tre bonus track, in una delle quali (Almost loved) unisce a sonorità in stile Depeche mode ciò che sa far meglio (e tira fuori un singolo). In quanto a scrittura non è un album perfetto questo These systems are failing, ma Moby stesso ha dimostrato che non serve a niente fare l'album perfetto se si arriva tardi o se non c'è inquietudine. E in quanto a inquietudine questo nuovo lavoro discografico non ha al momento rivali. Ma questo non interesserà a molti, perché esattamente come per Animal rights siamo di fronte a un disco che si lancia in territori al momento non richiesti dal mercato. Nonostante ciò, quanto mi piacerebbe ascoltare altri album così... Marco Maresca

Tracklist:
1. Hey! Hey!
2. Break.doubt
3. I wait for you
4. Don't leave me
5. Erupt and matter
6. Are you lost in the world like me?
7. A simple love
8. The light is clear in my eyes
9. And it hurts
Bonus tracks:
10. Almost loved
11. The nighttime
12. Dark star

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