2 dicembre 2013

Roger Taylor torna sulle scene 15 anni dopo l'ultimo disco

Roger Taylor torna sulle scene con un nuovo disco dopo quindici anni, e lo fa perché ha nuovamente qualcosa di interessante da dire. Fun on Earth (Virgin / EMI) costituisce la risposta del leggendario sessantaquattrenne batterista inglese agli strani tempi in cui viviamo. La discografia di Taylor da sempre trova il suo marchio di fabbrica in una forte presa di coscienza nei confronti della manipolazione a cui siamo sottoposti, e individua come unica soluzione la massima libertà personale, il rifiuto sprezzante degli stili di vita imposti ed una gran dose di divertimento. Uno stile di vita che l'artista ha sempre fatto suo, nel bene e nel male, e che negli ultimi tempi gli ha portato anche qualche noia dal punto di vista della vita privata e della situazione legale. Fun on Earth, il cui titolo è una sorta di autocitazione dall'acclamato disco d'esordio Fun in space del 1981, era già quasi pronto nel 2009, ma per vari motivi personali e professionali è stato pubblicato solo a novembre del 2013.
L'iniziale rock vecchio stampo di One night stand! rappresenta un momento di puro svago, ma il secondo brano, Fight club, è già diametralmente opposto al primo: lento e solenne e con un messaggio molto critico. Parla, infatti, del tentativo di standardizzazione e di annullamento della personalità svolto ai nostri danni dal mondo circostante fin dalla nascita. Segue quindi una cieca lotta per l'affermazione del proprio ruolo (con una progressione quasi da concept album), prima attraverso l'affannosa ricerca di relazioni interpersonali (Be with you, scritta ed interpretata insieme al giovane Rufus, uno dei tanti figli di Roger), poi con un'ostinata ricerca di un benessere fittizio (Quality street). Ne consegue una resa (I don't care), a partire dalla quale si può tornare a sorridere (con il fantastico singolo Sunny day: una piacevole ventata di freschezza che spazza via proprio tutte le paure). Be my gal (My brightest spark) parla, poi, di una relazione affettiva finalmente appagante. Il rock di I am the drummer (in a rock n' roll band) alleggerisce il tono dell'album per qualche minuto, ma si passa subito a Small, altra riuscitissima ballata che parla dell'esigenza di ritrovare il proprio centro indipendentemente da ciò che accade intorno. Say it's not true, brano che Taylor già qualche anno fa portava in tour con i Queen, appare sull'album in un'inedita versione col figlio Rufus alla batteria e Jeff Beck come inatteso ospite alla chitarra. Anche The unblinking eye è un brano già conosciuto, in cui Taylor porta la sua critica sociale a livelli spietati, ma non è una novità. La sua Nazis 1994, infatti, scagliandosi con ferocia inaudita contro l'avanzamento dell'ultradestra europea, era già stata abbondantemente censurata all'epoca (e c'è da dire che purtroppo l'artista era stato profetico). Verso la fine trova il suo posto anche l'ottimo space rock degli esordi, con Up, e il messaggio di speranza che seppur in modo timido e lieve caratterizza l'album viene ribadito nella conclusiva Smile. Tirando le somme, Fun on Earth è una delle uscite discografiche internazionali più interessanti di quest'anno, e come tutti gli altri lavori di Roger Taylor si contraddistingue per una qualità produttiva maniacale, ad opera dello stesso Roger e del sempre ottimo Joshua J. Macrae, ed arrangiamenti di grandissima finezza (basti ascoltare l'epica Be with you). Taylor ha da sempre un'idea chiarissima del proprio sound, che funziona magnificamente finché non intervengono agenti esterni, tant'è vero che l'unico momento non propriamente riuscito è quello in cui sopraggiunge Jeff Beck, la cui presenza ingombrante guasta un po' il pathos del disco. Per chi è appassionato di collezionismo, il nuovo album si trova anche all'interno del cofanetto The lot: dodici cd e un dvd che comprendono tutti e cinque gli album di Roger, i tre album dei The cross (curioso esperimento di dance rock che Taylor e Macrae avevano intrapreso sul finire degli anni '80) e tantissime versioni alternative e remix dei brani, oltre ad alcune b-sides. Marco Maresca

Tracklist:
1. One night stand!
2. Fight club
3. Be with you
4. Quality street
5. I don't care
6. Sunny day
7. Be my gal (my brightest spark)
8. I am the drummer (in a rock n' roll band)
9. Small
10. Say it's not true (with Jeff Beck)
11. The unblinking eye (abridged)
12. Up

13. Smile

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