16 dicembre 2013

La musica senza tempo dei Pigreco, virtuosa jam band alla ricerca di un pizzico di personalità

Un disco forse un po’ retrò, ma destinato a piacere a chi ama le cose belle, la musica senza tempo, le melodie vere. I Pigreco sono forse una delle band novaresi tecinicamente più dotate e lo dimostrano nel loro omonimo EP di sei tracce in cui mescolano sapientemente generi differenti dal rock al jazz, dal funk all'attitudine di una jam band.
E' proprio questa commistione, oltre ad una splendida cura per il suono, il punto di forza di questo lavoro che ha invece nei testi la nota più dolente: le parole paiono più un corollario che le protagoniste delle canzoni, come invece dovrebbe essere. 


Tra i brani più evitabili la scanzonata Lara con alcuni passaggi da brivido, un sempio: "con dieci piercing e una criniera da leone, arrrr" (dove arrrr, sarebbe il ruggito del leone, ndr).
Anche in episodi più felici, come la ritmata Io amo il jazz il risultato finale mi pare più quello di un riuscito esercizio di stile - impeccabile la sezione ritmica con Alex Canella alla batteria e Matteo Manica al basso, lodi alle virtuose chitarre di Tommaso Caccia e anche Giorgio Cerruto che arriva con la sua voce là dove non tutti riescono - che di una canzone con un messaggio da comunicare. RiffOne ha, invece, un sapore hard rock, con tanto di armoniche, ma non mi conquista. Qualcosa non torna (a parte l'intro e l'urlo) è forse il brano più bello ed efficace, dove anche il testo ha qualcosa da dire e lascia intravedere la personalità della band, elemento su cui occorre lavorare maggiormente, trovando un'identità che vada oltre all'unione di quattro ottimi musicisti. Roberto Conti


Tracklist

La pioggia
Lara
Qualcosa non torna
Il pazzo
Io amo il jazz
RiffOne

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