9 dicembre 2013

I Valium - Revolution - Rec. in 10 parole

I Valium sono una band di Salerno attiva ormai da qualche anno, definita pioniera del "new beat", un genere che strizza l'occhio alle band inglesi degli anni '60 fondendole con il garage punk americano degli anni '90. Il loro nuovo album, intitolato Revolution come una famosa canzone dei Beatles, esce per l'etichetta CPSR.


Recensione in 10 parole: Il Triangolo (avete presente l'esplosiva band emergente di Luino? I Valium sono all'incirca sullo stesso filone: un'attitudine vintage rock mischiata con sonorità punk e testi attuali), revival (con citazionismo da sigle musicali: Il Triangolo omaggiava Sam, ragazzo del west mentre I Valium nel brano L'equilibrista ci riportano a Cristina D'Avena e la sua I ragazzi della Senna, sigla del cartone animato del Tulipano Nero), registrazione (vero punto dolente di un disco interessante. L'album è stato, per una precisa scelta artistica, registrato in presa diretta, praticamente senza editing, e riversato su nastro. Una specie di omaggio al lo-fi. Col risultato che i suoni fanno volutamente schifo e i testi risultano incomprensibili, oltretutto la qualità sonora dei brani non è omogenea), testi (si avverte che sono attuali, taglienti, interessanti, ma purtroppo per un'assurda scelta artistica sono resi incomprensibili, vanificando un ottimo lavoro di scrittura), Beatles (riferimento costante, sia per alcune armonie vocali, come nel brano Giochi perfetti, sia per alcune melodie e progressioni, come in Cuore di Rubik, uno dei brani migliori), Ministri (quest'abusata parola viene pronunciata in Vietnam e in Syd + Lou Barrett. Nella prima, i Ministri vanno a puttane. Nella seconda, I Valium dichiarano di voler dare fuoco ai Ministri: non si capisce se a quelli che stanno al governo o alla band milanese), novanta (una decade che ha regalato tanto al panorama indie italiano, le cui sonorità vengono meravigliosamente omaggiate nel brano L'uomo che avvolge i sogni), da impiccare (chi ha partorito l'assurda scelta artistica di registrare l'album in modo osceno. Il lo-fi è un'altra cosa e soprattutto non c'entra niente col sound di questa band). Marco Maresca

Voto: ***

Tracklist:
1. Rivoluzione
2. Razor
3. Io sono un punk
4. L'uomo che avvolge i sogni
5. Vivi detestandoti (tae-kwon-do)
6. Cuore di Rubik
7. 15 anni
8. L'equilibrista
9. Tu fai i conti col diavolo
10. Vietnam
11. Giochi perfetti

12. Syd + Lou Barrett

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