Nel marzo scorso è uscito il primo album dei Sycamore Age che porta il loro stesso nome. Questa giovane band toscana, nata solo un paio di anni fa, è tra le più promettenti del panorama underground italiano, si tratta di una vera e propria orchestra composta da musicisti virtuosi e appassionati.
Il loro è un elettro rock orientato a tratti su un inconsapevole progressive. Un'ottima band piena di sorprendenti e piacevoli sonorità mai noiose o stucchevoli.
Insieme all'albero del sicomoro, le farfalle che volano e si riuniscono a formare un fiore sulla copertina dell'album sono il tema ricorrente in questo lavoro notevole. Tra i brani, tutti da ascoltare, ricordiamo How to hunt a giant butterfly in cui l'uso delle voci è una carezza che arriva da lontano (Pink Floyd) e che non stanca mai. In At the biggest tree, Francesco Chimenti dimostra che può davvero fare ciò che vuole con la voce, strumento che si aggiunge a tanto altro (violini, contrabbassi, fiati).
My bifid sirens ci fa finire in un vortice in cui sembra aleggi lo spirito del Jeff Buckley di Grace. Assolutamente degno di nota anche il nuovo video della band Happy, in cui un uomo lontano dai canoni estetici che ci ossessionano ogni giorno, imbrattato di vernice e carta straccia, apre gli occhi destandosi all'improvviso e ipnotizza lo "spettatore" iniziando a saltare su un crescendo di accordi elettrorock finchè non riesce a sbarazzarsi di tutti i fardelli inutili. Non si può smettere di guardare perchè lui non smette di saltare (come solo i bambini riescono a fare) cercando la felicità a tutti i costi, nonostante tutto.
Questo è un disco interamente da ascoltare e riascoltare. I Sycamore sono capaci di polarizzare l'attenzione
con le loro sonorità che sembrano sgorgare dall'anima come l'acqua di una sorgente.
Alessandra Terrone
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